BONDENO
"Aspetto il pubblico perché dobbiamo divertirci e scatenarci insieme con le sigle dei cartoni animati della nostra vita. I miei genitori mi hanno insegnato a coltivare una sana dose di fanciullezza. I bambini possiedono la spensieratezza di reinventarsi. E noi con loro". Cristina D’Avena sarà domani sera alle 21 sul palco di piazza Garibaldi a Bondeno. E’ la ‘guest star’ dei concerti della seconda tappa ‘Scorre il Festival’ che anima il capoluogo e la frazione di Stellata fino a domenica, per poi proseguire dal 13 al 15 settembre a Borretto di Reggio Emilia, il 20 e il 21 a Mesola e concludersi dal 20 al 22 a Goro.
Cosa si aspetta dal concerto di Bondeno?
"Di riuscire a portare un po’ di leggerezza e di divertimento. Spero con le mie canzoni di poter portare quei sorrisi e quella serenità che ci facciano apprezzare la nostra infanzia. Mi aspetto un pubblico di adulti e bambini".
Quale sarà il repertorio?
"Arriverò con un corpo di ballo che danzerà sulle mie canzoni, il pubblico si divertirà. Il mio repertorio è quello classico, ovviamente con tutte le canzoni più famose, da Kiss Me Licia fino all’ultima sigla ‘C’erano una volta gli oggetti’, un cartone animato di grande successo e molto educativo".
Conosce Bondeno?
"Da bolognese conosco Ferrara ma non ancora Bondeno. Confido di arrivare un po’ prima del concerto per concedermi qualche perlustrazione degli angoli di paese e di fiume".
Lei ha detto: "ll segreto della mia storia è di non averne mai scritta una". Perché?
"Vivo nel mio mondo di fiabe meraviglioso e la mia storia si evolve di continuo, con tantissimi colori e risvolti. E’ una storia che c’è da sempre, eppure non è mai stata scritta. A volte è il pubblico che la fa sua. Quando si parla di cartoni si tocca l’infanzia, un momento profondo, particolare, che ciascuno ha vissuto in modo diverso. I cartoni hanno sempre fatto parte di quel momento della vita. La mia storia è basata su chi mi ha amato e mi continua ad amare. Sono i bambini che hanno ascoltato le mie canzoni".
Genitori e figli: quale messaggio vorrebbe dare su questo? "Ho avuto due genitori che mi hanno sempre accompagnato in questa bellissima esperienza. Non mi hanno mai sforzato e depistato per farmi cambiare idea. Mi hanno preso per mano. Era il mio destino. Ho avuto sempre una stella che mi accompagnava e non ho mai fatto fatica. La prima sigla l’ho cantata a 16 anni. L’unico consiglio è di non ostacolare mai i figli nel loro percorso, ma di proteggerli".
Claudia Fortini