In Ztl con il permesso scaduto, multe cancellate

Annullate dal giudice altre sanzioni: "L’invio della mail per avvisare della scadenza era ormai diventato una prassi"

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Ferrara, 16 novembre 2022 - Nove multe per violazione della Zona a traffico limitato cancellate dal giudice di pace di Ferrara e in questo caso non più impugnabili, considerando che i due pronunciamenti non sono stati appellati dall’amministrazione comunale. Il percorso è quello ormai noto: il titolare del permesso di soggiorno non si ricorda della scadenza e continua a entrare con l’auto nelle aree sottoposte a divieto. Se ne accorge da solo o dopo l’arrivo dei primi verbali di contestazione a casa, rinnova il permesso, ma ormai le violazioni commesse vengano vergate sui verbali dalla polizia locale che iniziano ad essere notificati a raffica.

Nelle ultime settimane abbiamo scritto ripetutamente di multe che sono state cancellate, in un caso perfino quaranta a un solo titolare di permesso. Ma tutte, per ora, sono ipoteticamente appellabili davanti al Tribunale di Ferrara. Non nel caso di due titolari che già da tempo hanno impugnato – assistiti dagli avvocati dello studio legale Effeffe & Partners – i verbali di contestazione ricevuti. Il giudice di pace ha accolto i loro ricorsi e annullato tutte le multe, senza neanche la necessità di pagare la prima della serie. Sentenze che sono ormai diventate esecutive. Si tratta di due pronunciamenti simili dello stesso giudice Roberto Falghera, il quale ha motivato l’accoglimento del ricorso con concetti molto importanti per quanti si sono trovati a dover contestare le sanzioni ricevute.

Oltre a riconoscere la buona fede invocata nei ricorsi presentati, considerando che entrambi i titolari si sono premurati di rinnovare appena accortisi della scadenza, il giudice ha sottolineato che "occorre valorizzare la condotta dell’amministrazione che seppur non obbligatoria si è protratta per anni". E per condotta si intende la prassi consolidata almeno dal 2014 di avvertire i titolari dei permessi con una mail dell’imminente scadenza. Usanza che è venuta meno a partire dal 2021 e che ha così indotto in errore molti contribuenti. "Il lungo lasso temporale degli invii delle mail – si legge ancora nella sentenza – ha trovato consuetudine e prassi amministrativa istituzionalizzata nel Comune" affievolendo così la giusta attenzione del contribuente. Inducendo così in errore i titolari dei permesso. In sostanza il giudice ha riconosciuto provata la buona fede del cittadino e quindi l’assenza di colpa.

Da qui l’annullamento di tutte e nove le sanzioni amministrative che erano state contestate a due soggetti diversi. "L’amministrazione comunale, probabilmente conscia di avere ingenerato negli utenti il convincimento della liceità della loro condotta (attendere l’avviso di scadenza per poi procedere al rinnovo) ha ritenuto di non appellare le sentenze che hanno annullato i verbali". ha sottolineato l’avvocato Stefania Gaiba dello studio Effeffe & Partners.

Cristina Rufini