Incidente di Manuel Ntube, l'amico si è svegliato

Schianto di via Pomposa a Ferrara, il ragazzo è stato sottoposto a un delicato intervento ed è ancora in Rianimazione. L’annuncio della preside dell’Einaudi

Ferrara, 4 dicembre 2022 - In questi giorni così tragici per la morte di Manuel Lorenzo Ntube, 16 anni, uno spiraglio di sole rompe la cappa di tristezza calata sull’istituto Einaudi, la scuola che il ragazzo frequentava. L'amico, 17 anni, che quella maledetta sera era con lui in bicicletta lungo via Pomposa, venerdì intorno alle 12 si è risvegliato. Ha aperto gli occhi – è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento – nel suo letto del reparto di rianimazione dell’ospedale di Cona dove è ricoverato dal giorno dell’incidente.

Manuel Lorenzo Ntube e la scena della tragedia
Manuel Lorenzo Ntube e la scena della tragedia

A dare l’annuncio la dirigente Marianna Fornasiero, al fianco delle due famiglie straziate dal dolore non appena come un pugno nello stomaco è arrivata a scuola, tra i banchi della seconda B – la classe che Manuel frequentava – la notizia che la sua vita si era spezzata lungo una striscia di asfalto, un ’tunnel’ che scorre tra gli alberi e l’acciaio del guardrail. "Un piccolo miracolo", dice la preside trattenendo le lacrime che per la commozione le spezzano la voce, le parole. Un segnale di speranza per i compagni di classe che hanno seguito minuto per minuti – tra messaggi, telefonate, abbracci per farsi coraggio – l’evolversi della situazione.

"Appena sarà possibile – riprende la dirigente scolastica – verrà organizzata una videochiamata con il ragazzo. Vedremo come fare, dobbiamo essere sicuri che si stia riprendendo, che sia possibile collegarci senza far affaticare il ragazzo". Saranno i medici a dare il via libera, grande comunque la gioia tra gli studenti in queste ore. Una gioia che si increspa quando torna alla mente, affiora nel cuore il ricordo di chi purtroppo non ce l’ha fatta, di Manuel. In questi giorni gli studenti dell’Einaudi ed anche quelli di altre scuola della città hanno organizzato una serie di iniziative per non dimenticare il suo sorriso, lo sguardo così dolce di un ragazzo buono, che guardava con serenità e grinta al futuro.

Sui campi di calcio – militava nell’under 17 del Padova – nella vita. All’Einaudi è stato osservato un minuto di silenzio, le lezioni sono state sospese. L’altro giorno c’è stato un momento commemorativo nel parco Pareschi. "C’erano tutte le scuole di Ferrara – racconta ancora Marianna Fornasiero –, Einaudi, Carducci, Copernico. Tutte. Manuel era molto conosciuto, molto amato dai suoi coetanei". Che hanno riempito le pareti della scuola di cartelloni, tra i colori frasi toccanti, che raccontato l’affetto, il dolore per una persona cara che non c’è più.

"Dolore che non ha un perché quando a lasciarci è un ragazzino di 17 anni", dice il genitore di un alunno. "Pace per Manuel", è il volto sorridente, con quei ricciolini che cadevano sugli occhi, incastonato nel blu del foglio di cartone. "Manuel sempre nei nostri cuori", in calce le firme degli studenti, cuori colorati, lo stemma della squadra di calcio. Ricorda la preside, ricordi velati di tristezza. "Quando facevo la professoressa – dice – ho insegnanto anche al fratello più grande di Manuel. Marina Bruno, 21 anni, morta anche lei in un incidente stradale era una nostra studentessa".

La ragazza, alla guida di una Toyota Yaris, è deceduta dopo lo scontro con un’altra vettura. E’ successo alcuni giorni fa, ieri sono stati celebrati i funerali a Minerbio (Bologna). Croci, ancora croci sulle strade che ormai sembrano un campo di battaglia che conta vittime innocenti, famiglie straziate. "Un professore – annuncia ancora la preside – ha lanciato una bella idea, quella di dedicare il nostro campetto a Manuel. Andremo a comprare una targa e quando il tempo avrà lenito almeno un po’ ferite che forse mai si potranno cancellare lo intitoleremo nel suo nome. Vogliamo anche organizzare un torneo di calcetto, per tenere viva la memoria". Un monito perché alla fine qualcuno ascolti e non si debba più piangere la strage dei ragazzi.