LAURA GUERRA
Cronaca

Inclusione e diritti in Consiglio: "Vogliamo solo essere ascoltati"

In occasione dell’incontro in consiglio comunale con lo scrittore Guido Marangoni nell’ambito del tema ‘inclusione, diritti e opportunità’ sono state...

In occasione dell’incontro in consiglio comunale con lo scrittore Guido Marangoni nell’ambito del tema ‘inclusione, diritti e opportunità’ sono state...

In occasione dell’incontro in consiglio comunale con lo scrittore Guido Marangoni nell’ambito del tema ‘inclusione, diritti e opportunità’ sono state...

In occasione dell’incontro in consiglio comunale con lo scrittore Guido Marangoni nell’ambito del tema ‘inclusione, diritti e opportunità’ sono state molto forti le parole di Federica Guadalaxara, lader del gruppo ‘Io cittadino’ degli Autorappresentanti di Anffas Cento. "Essere autorappresentante vuole dire che le persone con disabilità intellettiva si rappresentano in prima persona e spiegano con la propria voce ciò che desiderano – dice - strettamente collegato a quello di autodeterminazione che è il diritto della persona di agire per se stessa e di fare delle scelte che riguardano la propria vita. Un diritto che spesso non ci viene riconosciuto, costretti a sottostare a decisioni prese da altri. Per noi è fondamentale poter dire la nostra, soprattutto su questioni che ci riguardano e perché siamo cittadini al pari degli altri". E si impegnano perché i diritti dei disabili vengano rispettati. "Desideriamo essere ascoltati e capiti anche dai politici – prosegue –abbiamo deciso di sostenerci e far fronte comune affinché nessuno di noi venga più messo a tacere. L’articolo 21 della Costituzione dice che ognuno è libero di manifestare il proprio pensiero ma pensiamo non sia così. E siamo persone a cui spesso viene limitata la vita sociale con barriere, ostacoli e discriminazioni. Noi non siamo la nostra malattia, lottiamo ogni giorno per creare relazioni positive, abbattere le barriere architettoniche e mentali, le più difficili". Un gruppo di Cento che si riunisce ogni 15 giorni insieme ai loro facilitatori. "Stiamo lavorando a tanti progetti come la guida di Cento facile da leggere, in collaborazione con le scuole Taddia e che vorremmo diventasse una guida turistica utilizzabile da chiunque, con informazioni e curiosità – illustra - l’attività di sensibilizzazione nelle scuole, soprattutto le primarie con il progetto ‘Compagni di diritti’ per scoprire insieme ai bimbi la bellezza della diversità e la ricchezza che esiste nella differenza parlando anche di diritti. Poi la creazione di uno sportello antidiscriminazione a cui ogni cittadino si può rivolgere per denunciare atti di ingiustizia subiti o a cui ha assistito, rivolto a disabili e alle loro famiglie. Vogliamo diventi un punto di riferimento dell’intera comunità per facilitare il cambiamento culturale necessario". Desiderano diventare soggetti di cambiamento e promotori di innovazione. "Ci sentiamo pronti a mettere in campo la nostra esperienza e la nostra competenza. Il nostro dovere è lottare affinché i diritti dei disabili siano garantiti ed è fondamentale che le istituzioni ci ascoltino - sottolinea continuando a guardare Cento – tante cose devono cambiare. Ci sono ancora troppe barriere architettoniche che impediscono il libero accesso a persone con una ridotta capacità motoria, luoghi che persone in carrozzina non possono raggiungere da sole, scuole e luoghi di cultura in cui l’unico accesso consentito è un’entrata secondaria o di servizio. Noi non siamo persone di serie B. Vorremmo cartelli informativi comprensibili anche a persone con disabilità intellettive o sensoriali".

l.g.