Incubo piena sul Reno a Cento di Ferrara: l’acqua continua a salire. “Lotta contro il tempo”

Un’onda scura sta passando lungo il fiume, il presidente del consorzio bonifica Ferrara: “In questi giorni è piovuto di più che in tutto il 2022, davanti ad un fenomeno straordinario”

"Non piove e non pioverà", il ritornello che risuonava fino a qualche giorno fa sul jukebox di quella che è stata descritta come una siccità record. "Piove e pioverà", le gocce a battere sulla finestra della preoccupazione mentre il cielo riversa acqua a cascate. Uno scenario che è cambiato, una rivoluzione, nell’arco di qualche settimana. Dal Grande Fiume in secca ad un’ondata d’acqua che ha portato frane, smottamenti, allarmi su allarmi. Nelle prossime dieci ore, ultima drammatica beffa, è attesa l’onda di piena sul Reno. Il livello d’allarme è già alto, potremmo arrivare all’allerta tre. Scatterebbe la chiusura dei ponti. Già è stato vietato il transito sulla passerella ciclo-pedonale sul Pontevecchio, collegamento tra Pieve e Pieve di Cento. Gli occhi sono puntati sul livello che sta continuando a salire.

Incubo piena sul Reno a Cento: idrovore in azione
Incubo piena sul Reno a Cento: idrovore in azione

Maltempo in Emilia Romagna, la diretta di oggi 18 maggio / La nostra raccolta fondi Cosa è successo?

"Ci stiamo misurando con un fenomeno straordinario, da quando facciamo le rilevazioni non avevamo misurato in un arco di tempo così limitato un volume così enorme d’acqua. Dal primo al tre maggio sono piovuti 300 millimetri di pioggia, in alcune zone è piovuto di più in pochi giorni che in tutto il 2022. Ripeto, siamo davanti a numeri record. E’ stato l’evento meteo in assoluto più importante avvenuto nella nosta provincia", risponde il presidente del Consorzio Bonifica di Ferrara, Stefano Calderoni che ricopre il ruolo di vicepresidente dell’Anbi (Associazione nazionale dei consorzi).

Si è aperto il cielo

"Un altro dato, la media di pioggia negli ultimi trenta anni, sottolineo 30 anni, è stata di 60 millimetri. In pratica cinque volte di meno dell’acqua che è caduta in questo periodo così drammatico per tutti"

Frane, smottamenti. Un fiume d’acqua scura che transiterà nelle prossime ore nella nostra provincia

"Stiamo lavorando al massimo della potenza, tutti i nostri impianti stanno andando a pieno ritmo per ’spostare’, come si dice in gergo, acqua fuori dal sistema idrico. Stiamo aspirando acqua dalle campagne allagate, dagli abitati. Un lavoro che non concede tregua. Dalla mezzanotte di martedì sono stati pompati fuori dal sistema 120 milioni di metri cubi d’acqua al secondo. Un altro numero, per far toccare con mano quello che sta facendo il consorzio. Gli impianti, che stanno andando a pieno regime, stanno scaricando 660mila litri di acqua al secondo. Valori giganteschi, inediti, che testimoniano ancora una volta lo scenario record che ci siamo trovati davanti, che ancora ci troviamo davanti"

Il Po, preoccupa anche il Grande Fiume?

"No, fortunatamente. Il livello è salito di circa due metri, è tornato alla quota del 2006. Da un punto di vista idrografico siamo ancora sotto le medie storiche"

Perché, fortunatamente?

"Perché questo ci consente di far sfogare l’acqua che arriva, che sta passando. Osservato speciale è invece il Reno, attenzione va riservata anche al Po di Volano"

Dalla siccità agli allagamenti, che fine farà tutta quest’acqua?

"Da tempo e a gran voce chiediamo che i fondi del Pnrr vengano investiti per la sicurezza idraulica. Dobbiamo renderci conto che viviamo in un territorio estremante fragile, un territorio che l’uomo ha strappato nel corso degli anni al mare, all’acqua. Con il lavoro, con le opere idrauliche, l’ingegno. Non dobbiamo mai abbassare la guardia davanti alla natura".