FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Incubo tra le mura di casa. Picchia la moglie per mesi. Condannato e arrestato

Dopo l’ennesima lite sfociata in violenza la donna aveva sporto denuncia. Il tribunale gli ha inflitto due anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti. .

Dopo l’ennesima lite sfociata in violenza la donna aveva sporto denuncia. Il tribunale gli ha inflitto due anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti. .

Dopo l’ennesima lite sfociata in violenza la donna aveva sporto denuncia. Il tribunale gli ha inflitto due anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti. .

Mesi e mesi di botte, soprusi e pressioni psicologiche. Un inferno dal quale non sembrava esserci via d’uscita. Ma dopo l’ennesima lite sfociata in violenza, la vittima non ha più retto e ha deciso di porre fine all’incubo, denunciando il marito. Ora, a quasi un anno dai fatti, all’uomo è stato presentato il conto per i suoi comportamenti: prima una condanna e poi le manette. Ad arrestarlo, nelle scorse ore, sono stati i carabinieri che, dopo averlo rintracciato, lo hanno accompagnato in carcere dove sconterà la pena inflittagli dal tribunale per i maltrattamenti ai danni della moglie.

La vicenda conclusa nelle scorse ore con l’intervento dei militari ha come protagonista una 31enne di origine straniera. La malcapitata viveva con il marito in un appartamento in città. Aggressioni fisiche e violenze psicologiche erano iniziate nel mese di agosto dell’anno scorso, proseguendo incessanti fino al 18 novembre quando, stanca dei soprusi subiti, la 32enne ha finalmente chiesto aiuto al 112. Sul posto era immediatamente intervenuta una pattuglia del Radiomobile che, dopo aver ascoltato il racconto della donna e averle prestato le prime cure, l’ha affidata ai sanitari del 118. Dalla testimonianza della vittima è partita l’attività di indagine che, in breve tempo, aveva permesso di denunciare il marito, un 25enne connazionale della vittima. L’accusa mossa nei suoi confronti dagli inquirenti era di maltrattamenti in famiglia e lesioni.

La macchina della giustizia si è immediatamente messa in moto e, il 12 marzo, l’imputato è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione. La svolta è però arrivata il 20 maggio, quando la pena inflitta al giovane straniero è diventata esecutiva. Su ordine della procura, nel pomeriggio di lunedì una pattuglia ha dunque raggiunto il 25enne e lo ha arrestato. Dopo gli accertamenti del caso, per lui si sono aperti i cancelli dell’Arginone, tra le cui mura ora rimarrà per espiare la pena.

f. m.