InDipendenze ora a Cento "Un festival di legalità"

La kermesse, ideata da Agnese De Michele e Angela Iantosca, partirà a ottobre. Accorsi: "Grande occasione per i giovani". Rivello: "Educhiamo al rispetto"

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Dopo due anni a Vigarano durante i quali ha preso un respiro nazionale, il Festival InDipendenze della docente Agnese De Michele e la giornalista Angela Iantosca, arriva a Cento, voluto e abbracciato dal sindaco Edoardo Accorsi e dalla consigliera Laura Riviello. "Un nuovo evento per la città, organizzato da due persone importanti e cruciali – dice Accorsi – sono contento che un Festival di questa importanza sia a Cento per la sua terza edizione. Un segno che questa città ha sempre più voglia di essere protagonista di eventi che portano del bene al territorio e, in questo caso, ai giovani. Cento può essere un luogo dove il Festival può mettere radici". Grande entusiasmo anche dalla Riviello. "La nostra volontà è di creare tre momenti all’anno sulla legalità, che coinvolgano i giovani e il primo obiettivo è la realizzazione della comunità educante di cui il Festival è esempio pratico– spiega –. La settimana della legalità che abbiamo vissuto a marzo a cui segue, dal 23 maggio, la settimana della corresponsabilità e infine, chiusura perfetta il 14 e 15 ottobre con il Festival che porta i giovani a ragionare indipendentemente parlando di comportamenti corretti e rispetto delle regole". Evento che coinvolge scuole medie e superiori e che, dopo un percorso didattico in classe, porta i ragazzi a incontrare e intervistare personaggi come procuratori, giornalisti, collaboratori di giustizia ma anche parlare di temi come la mafia, la selfiedismorfia, disturbi alimentari, dipendenze da stupefacenti, alcool e social. "Il Festival ha richieste anche da Sicilia, Lazio e Campania – prosegue Iantosca – i primi ospiti saranno Andrea Franzoso che ha appena scritto un libro sul bullismo e Daniel Zaccaro, un bullo che ha passato l’esperienza del carcere diventando poi un educatore, mostrando ai ragazzi che ci può essere redenzione. "L’obiettivo – chiude De Michele – è dare strumenti ai ragazzi per farli diventare consapevoli".

Laura Guerra