Inferno d’acqua, il racconto dell’eroe "Così ho salvato la vita a una donna"

L’autotrasportatore Massimo Caselli ha soccorso l’allevatrice Alessandra Donati, due cavalle e un puledro "Quando sono arrivato a Reda di Faenza ho trovato uno scenario da apocalisse, ma non mi sono fermato".

Inferno d’acqua, il racconto dell’eroe  "Così ho salvato la vita a una donna"

Inferno d’acqua, il racconto dell’eroe "Così ho salvato la vita a una donna"

di Matteo Radogna

L’ultima salita e, invece di un paese, trova uno scenario di fango, l’argine del Lamone non esiste più, Massimo Caselli, ferrarese doc, autotrasportatore di animali da una vita, arresta immediatamente il suo camion. Andare oltre significherebbe farsi portare via dalla forza delle acque. C’è un’allevatrice che lo aspetta a Reda di Faenza per mettere in salvo i cavalli, mentre il cielo non smette di buttare giù secchiate di acqua. Al suo posto chiunque farebbe retromarcia e si allontanerebbe. Il terreno non drena più e l’alluvione spazza via tutto: persone, case e animali. Caselli, invece, con l’acqua ormai alta un metro e mezzo, sale sul primo gommone con i vigili del fuoco alla ricerca dell’allevatrice e dei suoi animali. Intanto, lungo il tragitto ci sono storie che riempiono il cuore di speranza e umanità, con giovani e anziani che si aiutano vicendevolmente a uscire dal lago di fango. "Andate ai piani alti, l’acqua si sta alzando", ripetono i pompieri. Tante le richieste di aiuto. Caselli, sul gommone insieme ai caschi rossi, si fa strada tra le case, pronto a dare una mano. Arriva all’allevamento e la prima sensazione è che non ci sia più nessuno. Invece aggrappato a una porta c’è un puledrino di due mesi, che si oppone alla furia dell’alluvione. Della madre del piccolo, però, non c’è traccia. L’allevatrice, Alessandra Donati, è in casa prigioniera delle acque. Dalla sua camera guarda sconsolata la sua scuderia avvolta dal mare di fango. Caselli, a questo punto, potrebbe fare ritorno a casa, e, invece, va a soccorrere la donna. Resta con lei finché l’allevatrice e i suoi cavalli non sono in salvo. È accaduto mercoledì scorso quando Reda è diventata un’immensa distesa di acqua marrone e sporca. L’eroe per caso racconta: "Donati mi aveva chiamato perché l’acqua stava salendo di pochi centimetri. Quando, invece, sono arrivato c’era un mare. Sì, potevo tornare a Ferrara ma non me la sono sentita. Non potevo abbandonarla. Sono rimasto con lei nella casa senza cibo e luce, e con un telefonino come unico contatto con il mondo. Alla fine siamo riusciti a salvare un puledrino e due cavalle". Gli fa eco la Donati: "Ha dimostrato un grande coraggio. È rimasto a dormire a casa mia con il piano terra completamente allagato. Ero sola e lui mi ha aiutato. Caselli è un grande uomo. Voglio però ringraziare anche i cinque vigili del fuoco toscani che hanno portato in salvo i cavalli insieme a Caselli". Dopo la grande paura ora per Donati e tanti altri inizia la conta dei danni. La razionalità e la rabbia prendono il posto dell’adrenalina. "Ci vorranno mesi per tornare alla normalità", sottolinea la donna.