FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Infortunio in cucina a Ferrara, la mano incastrata nella macchina da sfoglia

Paura ieri mattina in un locale del centro, ferita una dipendente. La donna è stata liberata dai vigili del fuoco e portata all’ospedale dei Cona

I soccorritori ieri mattina in piazzetta Corelli dopo l’infortunio sul lavoro

I soccorritori ieri mattina in piazzetta Corelli dopo l’infortunio sul lavoro

Ferrara, 14 marzo 2025 – Questione di una frazione di secondo e i rulli della macchina per tirare la sfoglia le ‘divorano’ una mano. Sono stati attimi di paura quelli vissuti ieri mattina in piazzetta Corelli, in pieno centro storico.

L’infortunio sul lavoro si è verificato di prima mattina nelle cucine di un locale che si affaccia sulla piazzetta a due passi da via Carlo Mayr. Stando alle prime ricostruzioni, una dipendente stava lavorando al macchinario per preparare pasta fresca quando, per cause ancora in corso di accertamento, una mano le è rimasta schiacciata tra i rulli. Immediato l’allarme ai soccorritori da parte del personale presente nel locale.

Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 e i vigili del fuoco con due squadre. Ai pompieri il compito di liberare l’arto rimasto bloccato all’interno del macchinario. Una volta ultimata questa delicata operazione di soccorso, hanno affidato la lavoratrice al personale sanitario. Dopo le prime medicazioni sul posto, la malcapitata è stata trasportata all’ospedale di Cona per le cure del caso. A quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi.

Quella degli infortuni sul lavoro continua a essere una piaga difficile da eradicare. A livello nazionale, secondo uno studio dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega, “nel primo mese del nuovo anno l’emergenza rimane e anzi si aggrava, con 15 vittime in più rispetto a gennaio 2024 (+33,3%). Così la situazione diventa sempre più allarmante”.

E ciò che maggiormente colpisce in questa mappatura è, da un lato, “l’incidenza di mortalità più elevata tra i cinquantenni e sessantenni, seguiti dai giovanissimi e, dall’altro, il più che significativo dato relativo all’incidenza di mortalità dei lavoratori stranieri: più che doppio rispetto agli italiani”.