Infortunio mortale sul lavoro Disposto l’esame tossicologico

Oltre l’autopsia anche accertamenti sulle eventuali sostanze assunte da Miz Mohamed Fawzi

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Incarico conferito e autopsia eseguita sul corpo dell’operaio egiziano di 36 anni caduto da quasi diciassette metri in via Borgo Punta, martedì della scorsa settimana. L’esame su Miz Mohamed Fawzi (foto) è stato eseguito dal consulente nominato dal pubblico ministero Alessandra Bergonzini, cui hanno assistito i consulenti dei tre indagati per omicidio colposo – nell’ambito dell’incheista aperto dal pubbico ministero Ciro Alberto Savino – Casolino, Malaguti e Martini. Non è stato nominato alcun consulente da parte dei familiari del giovane operaio, che pur erano presenti al conferimento d’incarico e che sono assistiti dall’avvocato Alessandro Gaetano Cro del foro di Milano. Mentre i tre indagati sono assistiti dagli avvocati Federico Orlandini e Francesca Storino, Marika Barboni e Giulio Garuti. Il pubblico ministero Savino ha anche chiesto approfondimento dell’esame tossicologico. Iscritti nel registro degli indagati per concorso in omicidio colposi ci sono il titolare dell’impresa appaltatrice dei lavori del Superbonus 110% nel condominio di via Borgo Punta, e i titolari, un pachistano e un tunisino, di altre due aziende (appaltatore e subappaltatore).

Le attenzione della procura si sono incentrate fin da subito sulle misure di sicurezza adottate nel cantiere che è stato posto sotto sequestro giudiziario dopo il tragico infortunio. In particolare sull’imbracatura e sulla corda che avrebbe dovuto salvare la vita al trentaseienne in caso di caduta. Saranno i tecnici della Medicina del lavoro dell’Ausl a dover mettere insieme tutti i tasselli per capire come sia stato possibile che i dispositivi di protezione che pur è stato raccontato l’operaio indossava, non lo abbiano salvato. L’egiziano era dipendente di una ditta di Baricella, in provincia di Bologna dove la vittima abitava, e, secondo quanto ricostruito fino a ora, era impegnato a smontare le impalcature che erano state utilizzate per le opere di ristrutturazione del condominio, eseguite dalla società Tassi Group di Cento. Poco dopo le 10 di martedì, Fawzi è precipitato al suolo. Il cantiere stava per chiudere: smontati i ponteggi, l’appalto si sarebbe concluso. Ma per cause ancora da accertare, l’operaio ha perso l’equilibrio ed è precipitato dal quarto piano.

Cristina Rufini