
Inneggiava a Filippo Turetta (nel tondo), viola il divieto di avvicinamento: arrestato
Ferrara, 3 giugno 2025 – Nascondendosi dietro al nomignolo di ‘Zeus’ era balzato agli onori delle cronache per aver aggredito la ex fidanzata e per avere inneggiato sui social a Filippo Turetta, il 23enne reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin. A un mese da quei fatti, per Zeus – appellativo mitologico dietro al quale si cela un ventenne residente in città – sono arrivati nuovi guai. I carabinieri lo hanno infatti arrestato questa mattina in stazione. L’accusa è di aver violato il divieto di avvicinamento alla ex fidanzata disposto dal giudice per le indagini preliminari di Venezia dopo la denuncia per aggressione presentata dalla coetanea, residente in provincia di Vicenza.
Ad avvisare i carabinieri di Ferrara sono stati i colleghi di Thiene, nel Vicentino. I militari veneti erano stati appena contattati dalla madre della giovane, preoccupata per l’incolumità della figlia. La donna ha spiegato che la ragazza si era allontanata da casa diretta a Ferrara, proprio per incontrare il giovane con il quale aveva avuto trascorsi tanto burrascosi. Appresa la notizia dai carabinieri vicentini, la centrale operativa dell’Arma ferrarese ha subito inviato una pattuglia in stazione. Appena giunti allo scalo ferroviario, i militari hanno potuto appurare la fondatezza della segnalazione. Zeus ci era cascato di nuovo. I due giovani erano già insieme ed è stato necessario intervenire. Il ventenne è stato fermato e accompagnato in caserma dove è stato arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento alla vittima. Su indicazione del pubblico ministero di turno, è stato infine rimesso in libertà. Permane comunque a suo carico il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex fidanzata.
Dopo gli episodi di inizio maggio, il ragazzo aveva trascorso un periodo di ricovero in Psichiatria all’ospedale di Cona, durante il quale si era detto dispiaciuto per quanto accaduto e aveva avuto un colloquio con Gino Cecchettin, padre di Giulia. Evidentemente la sua ‘redenzione’ non era abbastanza solida da impedirgli di violare la misura cautelare che gli era stata applicata.
f. m.