Innovazione e ricerca, bando da 100mila euro

Collaborazione tra ateneo e Camera di Commercio. Ramaciotti: "Una grande opportunità per le imprese". Govoni: "Ricadute concrete"

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di Federico Di Bisceglie

Un plafond di centomila euro a sostegno dei progetti di ricerca e innovazione. Un partnership – che si concretizzerà in un bando in apertura il prossimo 3 maggio – che rafforza i legami tra Camera di Commercio (che metterà 30 mila euro) e Università di Ferrara (che stanzierà 70mila euro), nell’ottica di un’interconnessione tra mondo dell’impresa e della formazione accademica. Una somma a cui si aggiungerà il co-finanziamento delle imprese. Il valore, dunque, sarà almeno duplice. Un percorso, quello tra Unife e Camera che "si innesta in una delle attività sulle quali puntiamo maggiormente: la ricerca e che ha tangibili ricadute sul tessuto economico estense". Ne è sicura la rettrice di Unife Laura Ramaciotti. "Da sempre – prosegue Ramaciotti – tante sono le imprese che rispondono con solerzia a questo tipo di iniziative. Quest’anno a maggior ragione ci aspettiamo una risposta ancor maggiore". Sì, perché a detta di Ramaciotti è proprio "nei momenti di emergenza che vanno massimizzati gli impegni affinché iniziative di questo tipo possano avere la maggior ricadute". A proposito di risultati, è il commissario straordinario della Camera di Commercio Paolo Govoni a sciorinare i numeri dei bandi organizzati tra il 2010 e il 2019. "Sono stati cinquanta – così Govoni – i progetti di ricerca finanziati con ricadute sul sistema delle imprese. Oltre un milione di euro il valore dei programmi di investimento, circa novanta le imprese coinvolte e una ventina i progetti sostenuti dalle associazioni di categoria". Questo, a detta di Govoni, si traduce con un messaggio: "Fiducia". Un elemento "determinante, assieme a riforme e investimenti, per assicurare le basi per una crescita duratura e diffusa". D’altra parte "allineare il mondo della ricerca a quello delle imprese – così il commissario straordinario dell’ente di Largo Castello – è uno degli obiettivi della Camera di Commercio. Promuovere il dialogo significa favorire l’occupabilità: ancora oggi, in oltre il 30% dei casi, tante imprese ferraresi non trovano i laureati di cui hanno necessità, anche perché spesso gli studenti l’impresa solo alla fine del loro percorso". Punti sui quali concorda anche la prorettrice alla Ricerca, Eleonora Luppi, secondo la quale "occorre puntare sull’innovazione e su nuove modalità di produzione". Declinato sul segmento universitario, tutto questo, collima con la terza missione. Aspetto sul quale la rettrice Ramaciotti ha deciso di investire fin dagli albori del suo mandato.

A suggellare l’iniziativa di co-finanziamento tra Unife ed Ente camerale è il segretario generale di quest’ultimo, Mauro Giannattasio. "Si tratta di un bando – così Giannattasio – che ha ricadute concrete sul nostro sistema economico. Le imprese hanno capito che la conoscenza è il presupposto per essere competitivi". Dunque per alcune delle attività produttive "l’innovazione non è più un fine, bensì un modo di essere". "Sono finiti i tempi in cui l’azienda poteva crescere perché cresceva il mercato – riprende – . Oggi la maggior parte delle aziende deve confrontarsi con mercati saturi e affrontare una concorrenza sempre più spietata. Essere migliori degli altri, ed esserlo sotto ogni aspetto, è già una questione di sopravvivenza". Ed è in questa direzione che si concretizza sempre di più il lavoro profuso dalla Camera di Commercio e dall’Università.