"Insegno i segreti della grafica"

Dopo la pensione, Umberto Gardenghi diventa docente dei giovani con un corso completamente gratuito

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Donare un’esperienza libera di caratteri a stampa e colori. Tanto da farsi venire un’idea geniale. Succede a Vigarano dove Umberto Gardenghi, una vita dedicata alla casa editrice e alla grafica pubblicitaria, adesso che è in pensione, ha ideato il progetto ‘Baebae’, un cantiere di lavorazione di idee. E’ il corso completamente gratuito, per i ragazzi dai 14 ai 18 anni che già hanno formato un bellissimo gruppo e che tutti i martedì, per sette incontri e fino al 26 luglio, si incontrano per riflettere, conoscere e ideare animando il Centro Multimediale del paese.

"Ritengo che i ragazzi siano la cosa più importante che abbiamo e devono poter crescere creando – spiega -, sapendo leggere le immagini che li circondano, la grafica, le promozioni, le parole. Non voglio insegnare e non sarà mai per loro un altro giorno di scuola. Vorrei solo mettere a disposizione qualcosa che li aiuti a pensare, perché tutto quello che ci circonda è comunicazione". Gardenghi, vigaranese doc, è un grafico editoriale, ha iniziato la sua carriera a Milano, poi ha avuto uno studio grafico, dagli anni 80 al 2013 è stato titolare della Tipolitografia (TLa) Artigiana a Ferrara con 15 dipendenti, lavorando per grosse aziende e case editrici. Ora è in pensione: "Ho amato il mio lavoro – dice - e adesso vorrei che i ragazzi imparassero non a studiare ma a pensare. Ho incontrato persone con idee incredibili. Voglio ridare ai ragazzi del mio paese qualcosa che ho ricevuto". Il prossimo incontro è sui caratteri tipografici, poi i modi di dire, l’utilizzo di Photoshop e Quark Xpress, come nasce un libro e come nasce un evento.

"Nasce per realizzare un evento dentro all’evento - aggiunge - . C’è tutto quello che è comunicazione verbale, multimediale, fotgrafica. E’ un modo per conoscere e utilizzare i colori, che sono importantissimi, nella vita, per incontrare i caratteri a stampa che sono più di 300 e saperli utilizzare e collegare ad un libro, ad un depliant ma anche al nostro carattere del pensare e dello scrivere. Cercheremo insieme di capire come utilizzare, nel modo giusto, i colori e le immagini a secondo dei temi che vengono trattati. Non siamo a abituati a vedere e recepire queste cose. Sono certo che ragazzi ci insegneranno il loro punto di vista, le idee". Poi un ringraziamento "All’amministrazione comunale - dice Gardenghi - che ha accolto l’idea e ci ha dato gli spazi".

Claudia Fortini