Ferrara, il mondo arriva in città: ecco il festival di Internazionale

Tra gli ospiti l’ex ministro greco Varoufakis e l’attivista americana Angela Davis

La presentazione del festival di Internazionale

La presentazione del festival di Internazionale

Ferrara, 14 settembre 2017 - Oltre 250 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri. Questi i numeri del programma di ‘Internazionale a Ferrara’ che è stato presentato ieri mattina nella sede della rappresentanza in Italia della Commissione europea. Filo conduttore di questa edizione è la prospettiva intesa come ‘lungimiranza e opportunità, una risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali’.

«Anche quest’anno Ferrara si trasformerà per un fine settimana nella più grande redazione al mondo – ha dichiarato Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale –. Il mondo del nostro logo quest’anno ha un cannocchiale, per cercare una direzione, mettere in prospettiva le cose».

Grandi ospiti da tutto il mondo: da Angela Davis, femminista ed ex militante del partito comunista statunitense a John Lewis che nel 1963, insieme a Martin Luther King organizzò la grande marcia su Washington al termine della quale fu pronunciato il celebre discorso «I have a dream».

Appuntamento, come ogni anno, con giornalisti, scrittori e fotoreporter da ogni continente: dallo scrittore siriano Khaled Khalifa alla reporter colombiana Marta Ruiz, dall’inviato iracheno Gaith Abdul-Ahad all’attivista di origine eritrea Meron Estefanos, fino a Shane Bauer che, nell’anno del risveglio dei nazionalismi e del razzismo istituzionalizzato, sotto copertura si è infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani. Emblematico l’incontro conclusivo del festival, intitolato ‘L’Età della rabbia’ dal libro dello scrittore indiano Pankaj Mishra che dialogherà con lo statunitense Adam Shatz e lo studioso francese Olivier Roy.

Si parlerà anche molto di Europa con l’ex ministro greco Varoufakis, il presidente della Vallonia, Paul Magnette, e con Romano Prodi. Con Msf si approfondirà l’importante lavoro svolto dall’ong nella ricerca e salvataggio in mare dei migranti, un lavoro che negli ultimi mesi è stato messo sotto accusa da alcune forze politiche italiane, mentre l’accademica Iris Chyi analizzerà il futuro dei giornali di carta e la sociologa di origine egiziana Shereen El Feki racconterà la mutazione dei costumi sessuali nel mondo arabo dopo le rivolte.

Dopo il grande successo dei loro video ‘Lettere dalla vagina’, pubblicati dal Guardian e tradotti sul sito di Internazionale, saranno a Ferrara le autrici Mona Chalabi e Mae Ryan. Con Guy Delisle, autore di ‘Fuggire’, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf e Zerocalcare si parlerà della graphic novel come strumento per raccontare il presente.

Si rinnova l’appuntamento con il Premio per il giornalismo d’inchiesta Anna Politkovskaja che quest’anno sarà assegnato al giornalista turco Can Dündar, distintosi per le sue coraggiose inchieste sul coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana e con le rassegne di Mondocinema e di Mondoascolti; al festival anche la mostra del World Press Photo 2017 e la realtà virtuale con Giant, un’installazione nata dall’esperienza personale della regista e co-autrice serba Milica Zec, che fa provare l’esperienza della guerra e un autentico programma parallelo per bambini, con oltre 12 laboratori.