COPPARO
Nella notte di mercoledì 8 agosto 2018 si spegneva a Ferrara Alfio Finetti, cantautore che ha segnato un’epoca, raccontando in musica per mezzo secolo i ferraresi, il territorio e il mondo, attraverso il dialetto. Per onorare questo celebre copparese, nato ad Ambrogio il 14 novembre del 1933, nel giorno in cui ricorre il quinto anniversario della scomparsa (ossia martedì 8 agosto) l’amministrazione comunale ha inoltrato all’ufficio Toponomastica dell’Unione ‘Terre e Fiumi’ la richiesta di intitolazione di una strada, piazza o altro luogo da identificare. Il sindaco Fabrizio Pagnoni ha chiesto di poter da subito inviare alla Prefettura di Ferrara l’istanza di deroga, dal momento non sono ancora trascorsi i previsti dieci anni dal decesso.
"Alfio Finetti rappresenta una figura unica, capace di mettere un grande talento e una insuperabile verve al servizio della narrazione: ha saputo infatti raccontare la storia di tutti noi, caratterizzandola con particolari in cui ognuno si può riconoscere e coniugando due espressioni preziosi come la musica e il dialetto – afferma il primo cittadino copparese -. Il suo paese d’origine ha il dovere di tramandarne il patrimonio artistico e la memoria. Non riteniamo necessario attendere un decennio per questo personaggio straordinario, noto e di fama indiscussa". Finetti ha inciso venti album e duecento canzoni, fra cui l’inno ufficiale della Spal, di cui era tifoso. Non solo: ha composto il musical ‘Passeggiando nel 2500 e rotti’, con scene realizzate da Carlo Rambaldi, ha scritto libri e raccolte di poesie. In questi anni, Copparo ha ricordato in diversi modi Alfio Finetti, contribuendo a mantenere vivo il suo ricordo. Fra gli omaggi all’amato cantautore copparese la nuova denominazione dalla stagione teatrale 2021-2022 del cartellone dialettale del ‘De Micheli’: ‘T’arcordat cla síra?’ è, infatti, un verso del testo di ‘Turnàr a Cupàr’, la canzone dedicata al suo paese d’origine. Il titolo è stato mutuato anche per la mostra museo allestita nel ridotto del Teatro ‘De Micheli’ grazie alla donazione al Comune di Copparo di significativi cimeli da parte della figlia Rita. La raccolta di strumenti musicali, spartiti e vinili, la maglia della Spal, la celeberrima valigia Cupar – New York e gli scritti autografi di Carlo Rambaldi, la macchina da scrivere per la stesura di libri e di raccolte di poesie, i riconoscimenti e le foto più iconiche è stata inaugurata il 16 aprile dello scorso anno. Ora, per rinnovare l’omaggio al cantautore, l’amministrazione attende l’esito della richiesta per l’intitolazione di una via, una piazza o un altro luogo pubblico: un riconoscimento per una figura che, attraverso le proprie canzoni, ha raccontato il Ferrarese.
Valerio Franzoni