Martina Corgnati, figlia di Milva: “Così amo Goro”

Martina svela il legame col paese dove sorgerà un museo. "La strage della pizzeria, grande dolore"

Un'immagine di Milva con la figlia datata 1986

Un'immagine di Milva con la figlia datata 1986

Goro (Ferrara), 19 marzo 2023 – "Mia madre è stata fotografata migliaia di volte, ma quella immagine era veramente molto bella. L’ho scelta io", così la critica d’arte Martina Corgnati, figlia di Milva, icona della canzone italiana scomparsa a 82 anni, racconta come quello scatto catturato dal fotografo Marco Caselli Nirmal nel 2001 al Comunale durante un omaggio a Astor Piazzolla sia entrato nella serie di francobolli dedicati dalle Poste a sei personaggi famosi recentemente scomparsi, da Carla Fracci a Raffaella Carrà. A Milva. "In quell’immagine aveva 60 anni, quell’immagine racconta tutta la sua forza". Martina Corgnati, figlia della cantante Ilva Maria Biolcati e di Maurizio Corgnati, regista e produttore discografico, ha costruito la sua carriera in un mondo non molto lontano da quello che ha portato la madre al successo. Nata il 6 ottobre del 1963 a Torino, dal matrimonio tra la cantante e il produttore, ha conseguito due lauree, una in lettere moderne con indirizzo artistico e una in storia. Ha intrapreso una carriera come storica, critica dell’arte e saggista. Nel 2018 è salita sul palcoscenico dell’Ariston per ritirare il premio alla carriera assegnato a Milva, l’omaggio del mondo della musica ad una sua grande interprete.

Milva, la pantera di Goro

"Un paese che porto nel cuore, mi sono rimasti impressi momenti legati al lavoro di mio nonno che era un commerciante di pesce. Avverto un legame sempre intenso per questo angolo del Delta. La nonna ha sempre mantenuto viva la memoria, i pescatori, il fiume che scorre immenso, a volte gentile a volte così potente, inquietante. Come racconta mia madre nella canzone ‘Pianura’, degli anni Settanta. Quando posso torno a Goro, rivivo quelle memorie".

Soli nella pianura, dove sbadiglia il tempo, la mia casa è il fiume che non scorderò mai. Note della nostalgia. Sua madre, che messaggio ha lasciato?

"Un messaggio forte, soprattutto ai giovani. La sua vita è stata un insegnamento, un monito a non demordere, a non rinunciare mai. Ad avere sempre fiducia nei propri desideri, a lavorare per ottenere e conquistare obiettivi"

Goro vuole celebrare sua madre, nascerà un museo grazie anche ai finanziamenti del Pnrr. Alla cittadina 1.550.000 euro, da ripartire in diversi progetti. Uno di questi dedicato a sua madre

"Ho donato diverso materiale al Comune, ricordi, oggetti d’infanzia. Materiale che costituirà il nucleo di partenza della collezione che verrà ospitata nel museo dedicato alla memoria di Milva, un centro culturale che sorgerà in un edificio acquisito dal Comune, vicino alla biblioteca e al teatro, nella piazza che è stata intitolata proprio a lei"

Anche lei ne ha un po’ seguito le orme, l’arte è la sua vita

"Tutti ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo lavorato. Questa è l’etica della nostra famiglia, mai restare fermi. Mia madre ha dato un grande contributo all’arte italiana con la sua splendida voce"

Novembre 2000, una delle pagine più drammatiche della storia di Goro. Esplode una pizzeria, una strage

"Mi madre me ne parlò, fece un concerto di beneficenza, si mise subito a disposizione, per aiutare, per ridare speranza ad un paese dilaniato".