Ferrara, riapre il Kristall. E diventa Bakery

Il titolare: "Accendiamo una vetrina alle porte del Gad"

Paolo Saitta all’interno del nuovo locale  insieme a Erika Canella e Anna Pennini

Paolo Saitta all’interno del nuovo locale insieme a Erika Canella e Anna Pennini

Ferrara, 11 ottobre 2018 - «Voglio accendere una nuova luce alle porte della zona Gad». Corso Isonzo, in qualche modo, è la linea di confine tra il centro e il quartiere Giardino. E proprio lì, al civico 107, la prossima settimana, riaprirà il bar Kristall. Anzi il ‘Kristall Bakery’. «Un locale di cui la città imparerà ad apprezzare l’unicità». Ne è sicuro Paolo Saitta, imprenditore d’esperienza, già titolare di ‘Duca d’Este’, ‘Osteria 4 angeli’ e ‘Nonno Umberto’. Riavvolgiamo il nastro. A gennaio dello scorso anno la precedente gestione decide di abbassare la serranda. Paolo Saitta non ha dubbi: «Si è presentata l’occasione per una nuova avventura: aprire un’attività di bar e ristorazione nella zona più problematica della città. Ho pensato di poter dare un contributo fattivo e di creare le condizioni affinché, anche in questa zona, ci fossero luci, vetrine e persone in più». Insomma un baluardo di sicurezza incastonato nell’oasi del degrado.

Un lavoro «lungo e complicato» – dice al Carlino l’imprenditore estense. Cinque mesi di cantiere: «Interventi strutturali dai bagni alle pareti portanti. Ma ora siamo pronti». L’apertura al pubblico sarà martedì 16 ottobre ma, sabato prossimo, a partire dalle 17, «faremo l’inaugurazione del bar». Ma la vera novità è che i clienti del ‘Kristall Bakery’ potranno trovare, oltre ai prodotti tradizionali (paste, caffè, cappuccino ma anche primi piatti e insalatoni, fino agli aperitivi), una nuova linea di alimentari per celiaci dunque senza glutine. «È già da diverso tempo – spiega Saitta – che stiamo lavorando a questo progetto che renderà questo locale molto particolare: vogliamo che tutti i clienti, anche quelli celiaci, si sentano a casa. Di qui poi l’idea di mettere a punto un brand di prodotti da esportare». Una location inclusiva in tutto. Anche il bancone del bar si sviluppa su due livelli: uno ad altezza tradizionale, l’altro ribassato. «Lo abbiamo studiato per le persone disabili, in modo tale da non farle sentire discriminate e da agevolarne la fruizione del locale».

Il titolare è consapevole che «Ferrara è una città difficile e piuttosto legata alla quotidianità delle abitudini, ma una proposta nuova è di per sé positiva». Si, anche perché grazie a questa idea, sette persone avranno un lavoro. «Oltre alle altre 25 che lavorano già nei nostri locali del centro» commenta con un pizzico di orgoglio Saitta. Sette dipendenti che, per trattare i prodotti senza glutine «hanno fatto un corso apposta e sono tutti certificati». Alla domanda su cosa si aspetti dalla clientela ferrarese, l’imprenditore è positivo: «Penso che la città, grazie a questo locale, avrà un valore aggiunto che sarà apprezzato». Ce lo auguriamo di cuore e, nel frattempo, auguriamo a tutto lo staff buona fortuna.