La Berti veste ferrarese a Sanremo "Ora sogno il red carpet di Venezia"

Francesco Battaglia, dal suo studio di Borgo Scoline, ha realizzato gli abiti per la musa della kermesse. Il costumista estense, specializzato nello style delle drag queen, ha collaborato anche Dolce&Gabbana

di Federico di Bisceglie

Guardava il mondo da dietro l’obiettivo. Fino a quattro anni fa, quando decise di tenere in una mano ago e filo e nell’altra il taccuino per i bozzetti. Dedicandosi anima e corpo alla realizzazione di costumi. Ora, i suoi abiti, sono finiti in prima serata, sul palco dell’Ariston in occasione del 72esimo Festival di Sanremo. Indossati dalla musa della kermesse più amata dagli italiani: Orietta Berti. Il suo nome è Francesco Battaglia e la sua esperienza inizia in uno studiolo artigianale rimediato a Borgo Scoline, a una fucilata dal centro della città.

La passione che diventa mestiere. Da Ferrara all’Ariston, in prima serata. L’epilogo di un lungo percorso?

"La collaborazione con Orietta Berti è nata casualmente. Nelle settimane scorse mi ha contattato il suo stylist, che poi è quello dei Maneskin e di Laura Pausini, chiedendomi di realizzare un costume per la cantante. Costume che poi lei avrebbe indossato, posando per Vanity Fair. Dopo, è arrivata la chiamata per realizzare i costumi per ogni serata in cui Berti avrebbe calcato il palco del Festival di Sanremo".

È stato un lavoro complesso?

"Ma in realtà non molto. Chiaramente dovendo realizzare costumi per un’occasione così importante ho cercato di fare del mio meglio. E, devo dire, che è una bella soddisfazione vedere i propri abiti in prima serata durante il festival della canzone italiana. Peraltro spesso Amadeus, introducendo la Berti, si complimenta per il look. Francamente non me lo aspettavo. Anzi, forse devo ancora realizzare che sia accaduto".

Lei si definisce stilista?

"Diciamo che più che altro mi definisco costumista. Tanto più che la stragrande maggioranza del mio lavoro con l’azienda che ho da poco costituito (Rochart design) è concentrato nella realizzazione di costumi per le drag queen. Infatti, molte delle drag più famose, anche all’estero, le vesto io".

Dunque non è la prima occasione ‘di prestigio’ a cui i suoi costumi approdano?

"Il Festival di Sanremo è senz’altro una vetta molto prestigiosa. Anche se, nel luglio dello scorso anno, ho fatto un lavoro molto importante vestendo i ballerini di Giuliano Peparini per conto di Dolce&Gabbana. Diciamo che dopo quell’occasione, sono iniziate le collaborazioni più importanti".

Prima uno studio di fotografia, ora i costumi di scena. Ma per fare il suo mestiere che studi ha fatto?

"Alle superiori ho frequentato l’indirizzo ‘grafico’ dell’Einaudi a Ferrara. Poi mi sono iscritto alla scuola di moda a Verona. In seguito ho capito che la mia vera vocazione era cucire. Così, da autodidatta, mi ci sono messo e ho iniziato questa meravigliosa avventura".

Adesso Orietta Berti.

"Si. Peraltro è anche venuta nel mio studio a Borgo Scoline per provarsi i costumi e per farsi prendere le misure: uno spettacolo".

Il sogno nel cassetto?

"Realizzare un costume per una star di Hollywood. Vedere sfilare un mio elaborato al red carpet del Festival del Cinema di Venezia. Questo sarebbe davvero il coronamento di un sogno alimentato da una passione sconfinata".