"La Biblioteca Rodari deve riaprire al più presto"

‘Ni’ all’idea dell’Ippodromo. Chiesta assemblea pubblica. con sindaco e assessore

Nei giorni scorsi il presidio dei cittadini di Porotto per la biblioteca ‘Aldo Luppi’. Intanto i promotori della mobilitazione a sostegno della Biblioteca Rodari continuano a incalzare l’amministrazione comunale: il 3 ottobre si è svolta una manifestazione pubblica, cui hanno preso parte circa 170 cittadini, "che si sono uniti a noi organizzatori per esprimere grave preoccupazione per la crisi della biblioteca di quartiere". Così, in una lettera indirizzata al sindaco Alan Fabbri e all’assessore Marco Gulinelli, i promotori chiedono agli amministratori di partecipare a un’assemblea pubblica nel quartiere Krasnodar, "per discutere della riapertura al pubblico della biblioteca Rodari a orario pieno, il prima possibile. E del ripristino di personale bibliotecario specializzato, con tre postazioni fisse in presenza".

Inoltre, a seguito delle recenti dichiarazioni del sindaco Fabbri sulla realizzazione di una nuova biblioteca nella zona Sud della città, da collocare all’Ippodromo, i sostenitori della Rodari non bocciano l’idea (il loro appare il classico ‘ni’) ma avanzano altre richieste e proposte alternative: "Vogliamo discutere in metito all’individuazione di una più idonea sede della Rodari sempre nel quartiere di viale Krasnodar, e nel contempo condividere una eventuale nuova destinazione d’uso dei locali di viale Krasnodar102 che, per il vuoto di servizi di comunità che si creerebbe col trasferimento della biblioteca, potrebbe rappresentare un punto di riferimento di incontro a livello civico". In merito infine al possibile incontro con Fabbri e Gulinelli, i promotori chiedono "che tale assemblea pubblica possa aver luogo entro le prossime due-tre settimane. Siamo fiduciosi che la nostra richiesta venga accolta favorevolmente e con spirito costruttivo – si conclude la lettera aperta –. Da parte nostra, assicuriamo la massima disponibilità a collaborare ed operare nell’ottica del bene comune".