La casa-studio di Carlo Tassi riconosciuta come luogo culturale

La moglie dell’artista: "L’obiettivo è quello di farne un centro di ampio respiro come era nella sua natura"

Migration

BONDENO

La casa-studio dell’artista Carlo Tassi riconosciuta come luogo culturale dalla Regione Emilia Romagna. Il Servizio patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna ha realizzato un censimento individuando più di 90 realtà che rappresentano case museo, dimore, abitazioni, studi e archivi di artisti. Sono ora raccolti nel libro intitolato Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, curato da Cristina Ambrosini e Claudia Collina, che è stato presentato nei giorni scorsi a Rocchetta Mattei di Grizzana Morandi.

Una delle novità è proprio l’inclusione, anche nella pubblicazione, dell’Archivio Carlo Tassi di Bondeno. L’archivio della villa custodisce numerosi materiali che documentano la vita, l’attività e il gusto per il collezionismo del Maestro scomparso nel 2011.

Negli spazi della dimora è possibile visitare l’atelier dell’artista e un’ampia galleria allestita da Tassi stesso quando ancora era in vita, tra testimonianze del suo lavoro di pittore e scultore, opere di altri artisti tra i quali il padre Gaetano e molti oggetti di antiquariato di varie epoche, raccolte di "mirabilia" eterogenee e libri.

"In attesa di una veste formale sotto il profilo di Casa Museo aperta al pubblico – spiega la moglie Mara - secondo quanto stabilito dalla recente normativa, il riconoscimento dell’archivio Tassi e della Casa del pittore, rappresenta una prima significativa convalida pubblica del lavoro in corso da diversi anni dedicato alla mappatura completa dell’opera per una sempre sua maggiore conoscenza e diffusione".

Un lavoro immenso al quel si è dedicata la moglie:

"L’obiettivo – spiega – è quello di fare in modo che la Casa diventi un centro culturale di ampio respiro, come era nella natura di Carlo e un fulcro di valorizzazione e promozione anche del territorio sia sotto l’aspetto artistico che ambientale e paesaggistico".

Claudia Fortini