La colpa non è soltanto delle auto

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Luigi Antonio

Ciannilli *

Le strade della nostra provincia continuano a essere insanguinate e disseminate di croci. Eppure, dopo il clamore del momento, sembra che tutto passi. Il tema della sicurezza stradale e di questa strage silenziosa non può essere sottovalutato. Bisogna però iniziare a dire che tutta la colpa non può sempre ricadere sugli utenti della strada: siano essi automobilisti, pedoni o ciclisti. Posto che ci si aspetta da loro atteggiamenti conformi a codice e norme comportamentali, sarebbe il caso che si sondassero anche le responsabilità di chi, ad esempio, gestisce le strade. Siano esse comunali, provinciali o statali. Sui recenti fatti di cronaca registrati sul nostro territorio e che hanno insanguinato le nostre strade c’è una prima considerazione che va fatta e, in questo caso, proprio sulla correttezza dei comportamenti. Andare in bicicletta (o a piedi) lungo strade di un certo tipo senza alcun genere di presidio di sicurezza (pettorine catarifrangenti, fanali o torce tascabili) è drammaticamente rischioso. Oltre a questo, un rilievo sulla rete infrastrutturale del nostro territorio viene da se: a Ferrara abbiamo tantissime arterie strette, poco illuminate se non addirittura buie in alcuni tratti e spesso senza presidi di contenimento (guard-rail o new jersey). Nessuno, però, sembra considerare questo problema per quello che è: una strage silenziosa. Basti pensare che, solo durante l’anno in corso, sono ben ventinove le vittime registrate sulle nostre strade. E, dal 1998, sono stati 1.345 le vittime. Non è abbastanza?

* già presidente

del comitato Paglierini