FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

La dg Natalini in commissione: "Chiarezza su unione delle aziende,. Cau e rafforzamento degli organici"

Il presidente Francesco Levato in vista della riunione: "Occorre lavorare per una vera integrazione fra medicina ospedaliera e territoriale. Riabilitazione, serve uno sforzo per l’assunzione di nuove figure" .

Francesco Levato, medico e presidente della commissione consiliare sanità

Francesco Levato, medico e presidente della commissione consiliare sanità

Dopo metà marzo la neo direttrice generale di Ausl e Cona, Nicoletta Natalini, incontrerà la commissione consiliare Sanità presieduta da Francesco Levato. L’ordine del giorno, fissato dallo stesso Levato (consigliere di Forza Italia), è denso. Al primo punto il tema dell’unificazione delle due aziende sanitarie. "Un dossier – ricorda l’esponente della maggioranza – sul quale occorre la massima attenzione. Ma non solo sul versante dell’unificazione in senso stretto ma più che altro per favorire quel processo di integrazione di cui il territorio necessita da tempo". A Natalini sarà chiesto di illustrare alla città le principali sfide di mandato. "I percorsi assistenziali – prosegue Levato – hanno la necessità di essere condivisi. Così come occorre sensibilizzare la cittadinanza circa i servizi erogate dalle strutture sanitarie. Ed ecco perché, ora più che mai, occorre lavorare affinché ci sia una vera integrazione fra medicina ospedaliera e territoriale".

Un secondo, importante, punto sulla quale Natalini verrà sollecitata sarà il destino dei Cau. E, in particolare, sulle strutture periferiche. "È stato dimostrato – scandisce il forzista – che i Cau che espletano al meglio la loro funzione sono quelli in prossimità dei pronto soccorso. Per cui, chiederemo alla dg quale destino avranno i centri di Bondeno o Copparo, essendo distanti dai pronto soccorso". Più in generale, ribadiremo l’urgenza di rafforzare il rapporto con la medicina territoriale per garantire alti standard di continuità assistenziale". Se l’orientamento è quello di "riorganizzare la sanità ferrarese utilizzando le aggregazioni funzionali territoriali (Aft), chiederemo una maggiore collaborazione tra i medici di medicina generale sul territorio e gli infermieri di famiglia. Anche in questo senso – precisa Levato – l’obiettivo è garantire il miglior servizio possibile, integrando le figure professionali e creando un ecosistema sanitario all’altezza delle richieste dell’utenza, comprendendo il servizio di continuità assistenziale".

Sul comparto riabilitativo, Levato chiederà – in ossequio ad alcune richieste che gli sono pervenute da colleghi sul territorio – uno sforzo in ordine all’assunzione di nuove figure che vadano a rimpinguare gli organici professionali. Un impegno analogo sarà richiesto per la Medicina Legale e per i professionisti incaricati di riconoscere i requisiti per l’accesso alla legge 104. "Durante la pandemia – prosegue il forzista – veniva concessa ai sanitari di poter far visita direttamente nelle strutture ai pazienti ‘non trasportabili’ per il riconoscimento di queste procedure. Ora, però, questa possibilità non sussiste più per cui si crea un grosso vulnus con questo tipo di pazienti ai quali, comunque, deve essere garantita assistenza".

Non mancherà, all’ordine del giorno, un passaggio sulla procreazione medicalmente assistita. "Chiederemo a Natalini – dice ancora Levato – di sapere quale sarà il destino della struttura di Lagosanto, dopo gli ultimi accadimenti. Certo è che, ai nostri occhi, non è più ammissibile che le donne ferraresi per accedere a questo tipo di servizio siano costrette ad andare o in Veneto o a Bologna. Spesso pagando".