FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

La dura battaglia contro il clima. Bonifica, è lotta contro il tempo: "Stanziati 120 milioni in quattro anni"

Il punto sulle opere realizzate con il presidente della Regione Michele De Pascale e Stefano Calderoni "Nell’anno in corso saremo in grado di intervenire su oltre 350 chilometri di condotti idraulici".

Il punto sulle opere realizzate con il presidente della Regione Michele De Pascale e Stefano Calderoni "Nell’anno in corso saremo in grado di intervenire su oltre 350 chilometri di condotti idraulici".

Il punto sulle opere realizzate con il presidente della Regione Michele De Pascale e Stefano Calderoni "Nell’anno in corso saremo in grado di intervenire su oltre 350 chilometri di condotti idraulici".

"Nel 2025 riusciremo a manutentare 350 chilometri di condotti idraulici, quasi il 10% della nostra rete. Stefano Calderoni, presidente del Consorzio di Bonifica si è sempre contraddistinto per pragmatismo e cose fatte piuttosto che per le chiacchiere. Per cui, la previsione lasciata ieri nel corso della conferenza stampa per fare il punto sulle misure messe in campo contro il dissesto idrogeologico, lascia intendere un forte impegno anche per l’anno in corso.

"Le sfide climatiche sono amplificate – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara Stefano Calderoni – in un territorio come il ferrarese, estremamente fragile, dove gli eventi estremi sono stati ricorrenti negli ultimi anni. Per affrontarle siamo riusciti a intercettare, a partire dal 2021, 120 milioni di euro per la manutenzione del territorio e la realizzazione di opere di adattamento ai cambiamenti climatici, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione, dal Pnrr e alle ordinanze del commissario straordinario alla ricostruzione generale Figliuolo. Nel 2024 abbiamo messo in campo un piano straordinario di interventi finanziari nel 2024: circa 30 milioni di investimenti che si sono aggiunti al nostro bilancio che è di 40 milioni, quindi a ogni euro versato dai cittadini se ne aggiunge un altro per mantenere in sicurezza il territorio". Ovviamente "il lavoro di progettazione è una costante per il nostro ente – chiude – e l’obiettivo è avere sempre più risorse a disposizione per innovare il patrimonio consortile per dare sicurezza a persone e aziende, e garantire la risorsa idrica, volano essenziale per l’economia del territori".

I Consorzi di bonifica associati ad Anbi, in questa delicata fase storica, stanno facendo con responsabilità la loro parte e grazie alle linee di finanziamento intercettate, al consolidamento delle partnership con UE, Governi e Regioni e alla capacità progettuale unita alla rapidità di esecuzione stanno realizzando circa 300 opere per un valore di 3 miliardi di euro in Italia.

E in questo scenario nazionale i Consorzi di Anbi Emilia-Romagna rappresentano un terzo del valore complessivo per la realizzazione delle nuove infrastrutture o per l’adeguamento e ammodernamento di quelle esistenti: opere strategiche per la mitigazione e l’adattamento dei territori e il risparmio idrico, stoccaggio, derivazione e distribuzione della risorsa, consolidamenti arginali, casse di laminazione, tutte volte a migliorare la gestione della risorsa idrica da Piacenza a Rimini. "Occorre un’accelerazione nelle azioni di mitigazione e adattamento, e in questo contesto i Consorzi di bonifica rappresentano un pilastro fondamentale – scandisce De Pascale – Grazie alla collaborazione, le infrastrutture risultano essenziali per garantire l’accesso all’acqua, la messa in sicurezza del territorio, una maggiore protezione dalle emergenze climatiche e dalle crisi idriche. È un buon passo avanti, ma non è la soluzione definitiva. Resta ancora tanto da fare e il nostro impegno sarà massimo".