
È il 9 marzo 1959: nei negozi di giocattoli statunitensi, arriva una. bambola ideata da Ruth Marianna Handler, cofondatrice della Mattel
Oggi, alle 14,30 al Libraccio di Ferrara, il gruppo di lettura ’Noi siamo tempesta’ presenta ’Filosofia di Barbie’ di Silvia Grasso (edizioni Il Melangolo).
È il 9 marzo del 1959: nei negozi di giocattoli statunitensi, arriva una nuova bambola ideata da Ruth Marianna Handler, cofondatrice dell’azienda Mattel, con l’intento di fornire alle bambine di tutto il mondo una bambola che rappresentasse donne adulte, emancipate e di successo che potessero avere tutto.
Da allora Barbie è diventata il simbolo dell’infanzia di molte generazioni di donne, trasformandosi però, in breve tempo, soprattutto in un simbolo di perfezione estetica e rappresentando una delle tante gabbie in cui le donne sono costrette.
La filosofia di Barbie mette in dialogo la riflessione filosofica sulla corporeità con la tradizione femminista per recuperare tutti i riferimenti teorici che si nascondono dietro al lavoro che Gerwig fa sulle donne e i loro corpi.