"La mafia e fondi Pnrr, un problema europeo"

Per l’europarlamentare M5s Pignedoli "bisogna tenere alta la guardia" contro l’infiltrazione della malavita negli appalti nati dai fondi

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FERRARA

Anno dopo anno, si conferma in grado di approfittare di emergenze, crisi, passaggi epocali e trasformarli in business. Eccola la ‘Ndrangheta, che non è soltanto un problema italiano. Anche l’Europa, infatti, sta cercando sempre più di contenere il fenomeno mafioso. Per farlo però servono europarlamentari attenti alla criminalità organizzata. Come Sabrina Pignedoli del M5s che, ieri, nella saletta del municipio a Ferrara, affiancata dal consigliere Tommaso Mantovani, ha raccontato il suo lavoro in Europa.

Ad accoglierla alcuni simpatizzanti e la stampa. Pignedoli ha parlato, ad esempio,di cosa sta facendo in prima persona per evitare che i fondi Pnrr e della Pac vengano ’prosciugati’ dalla malavita organizzata. "Sono stata a Roma per parlare con chi si sta occupando di verificare che queste risorse non finiscano nelle mani sbagliate. Serve una legislazione ispirata a quella italiana per evitare che i fondi europei finiscano nelle tasche della mafia". Pignedoli a 360 gradi ha affrontato i problemi del momento: "Stiamo lavorando in Europa per fare recepire il salario minimo da tutti i Paesi. Fra questi c’è anche l’Italia ancora in ritardo. Eppure parliamo di 9 euro l’ora, una cifra minima per evitare lo sfruttamento. Questo salario però non deve essere visto come una giustificazione per non sottoscrivere i contratti collettivi o per rivedere al ribasso ciò che è già in essere". Sull’energia Pignedoli ha bocciato le ultime direttive europee: "Inserire nucleare e gas nell’energia pulita è un grave errore come lasciare fuori un certo tipo di biomasse".

E lancia una stoccata alla Francia: "Vuole rinnovare le vecchie centrali nucleari con i soldi dell’Europa". Sui cambiamenti climatici e i nubifragi, che anche a Ferrara hanno fatto danni enormi, l’europarlamentare punta l’incide sulle colate di cemento: "È stato costruito dappertutto e in modo scriteriato. Così si è impermeabilizzato il territorio. Questo, assieme ai mancati interventi nel corso degli anni, sta causando disastri. Anche in Emilia Romagna la cementificazione è un problema. Serve lungimiranza e costruire un futuro per le giovani generazioni".

Matteo Radogna