MARIO BOVENZI
Cronaca

La maledizione del granchio blu: si arrendono i primi vongolari

Da Goro a Comacchio fino a Porto Tolle: cooperative alla canna del gas. Un centinaio di soci ha già lasciato

Ferrara, 30 agosto 2024 – Granchio blu: a Goro ci sono pescatori che a fatica rimediano 500 euro al mese; a Porto Tolle (in provincia di Rovigo) non arrivavano nemmeno più a cento. Soldi che non bastano per comprare il pane.

Così, nella Sacca, in provincia di Ferrara, dove fino a qualche anno fa usciva un fiume di vongole – miniera d’oro per 1.700 pescatori e le loro famiglie a Goro e Comacchio – adesso sventola la bandiera bianca.

Un granchio blu fotografato a Goro, nel Delta del Po ferrarese
Un granchio blu fotografato a Goro, nel Delta del Po ferrarese

Tanti soci hanno chiesto un periodo d’aspettativa di tre mesi alle cooperative ittiche. Dalle vongole falcidiate dalle tenaglie del granchio blu – la maledizione che ha ridotto in briciole un comparto che faceva di Goro la prima potenza in Europa, la seconda al mondo – se ne vanno a raccogliere i pomodori in campagna, a staccare la frutta, a lavorare al mare tra ristoranti e bar. C’è chi con tenacia resta aggrappato a quel mondo, ma c’è chi invece ha lasciato, soci che hanno rassegnato le dimissioni, venduto la barca, per cercare lavoro e futuro in qualche capannone dove si lavorano ortaggi.

Si calcola che già un centinaio di soci abbiano detto basta, stanchi di lottare contro quel ’mostro’ che ha invaso gli allevamenti. Marika Bugnoli è sindaco a Goro, lei stessa è pescatrice. Da una vita. E da tempo denuncia il dramma che sta vivendo il paese. "Ci sono cooperative che da mesi sono ferme, hanno dovuto interrompere l’attività, non hanno fatturato. Se pensiamo che per arrivare a produrre una vongola ci vogliono tra 12 e 18 mesi, capiamo bene quanto pesante sia il futuro, scuro l’orizzonte".

C’è chi, lungo la banchina del porto, parla di cooperative che hanno chiuso. Una voce che si insegue. È certo invece che il granchio blu ha spazzato via quasi tutta la produzione. Le cooperative sopravvivono attaccate a quel 15%-20% di vongole che sono riuscite a salvare. Ormai prossime a toccare il fondo se non arriveranno aiuti, la speranza nelle misure che potrà adottare il commissario Enrico Caterino. Filippo Ricci è presidente e fondatore della cooperativa Apollo, realtà che ha alle spalle più di vent’anni di storia. "Se non arrivano gli aiuti – dice –, tante cooperative nell’arco dei prossimi due mesi, al massimo entro la fine dell’anno, chiuderanno. Chi ancora respira ha registrato un calo del fatturato dell’80%. Bene il commissario, ma servono subito gli aiuti altrimenti questo mondo farà crac". Fausto Gianella, presidente della cooperativa La Vela, è fiducioso.

La maledizione del granchio blu. Si arrendono i primi vongolari
Alieni nel mare Adriatico: un pescatore di Goro mostra i granchi blu trovati nelle reti (archivio)

"A settembre – precisa – verrà erogato il 27% dei 30 milioni stanziati dal governo per risarcire i costi della semina delle vongole, per i recinti e tutte le misure anti-granchio. A ottobre un altro 27%, fino ad arrivare al 70%. Non sono briciole. Roma sta dimostrando di essere al fianco dei pescatori". Anche la Regione ha messo sul piatto nel 2023 un milione per le imprese, un altro milione è a bando per lo smaltimento. Ma fare presto resta l’imperativo in quelle acque basse dove l’alieno ha lasciato un cimitero di gusci. Di tempo n’è passato. Maggio 2023, l’alluvione portò un fiume d’acqua scura e, in quel mare, il killer con chele e corazza. "Molti pescatori hanno cambiato lavoro", la recente denuncia di Massimo Genari, direttore generale di Copego, organismo di pescatori che riunisce seicento soci.