
"Bene l’inasprimento delle regole, ma non bisogna trascurare l’educazione e le condizioni delle strade". Antonella Finotti, madre di Marco Coletta, morto a 22 anni in un incidente stradale in via Raffanello, non può dimenticare come – al di là delle leggi – la prima misura per prevenire le morti sia la sicurezza stradale.
Finotti, come giudica la stretta sul codice della strada?
"Sono sicuramente a favore, ma ritengo che oltre all’inasprimento si debba lavorare per educare le persone. Mi domando se tutti conoscano le leggi e la riforma e ne comprendano a pieno la portata e le conseguenze. Per questo bisogna prima di tutto educare gli utenti della strada".
Quali provvedimenti sarebbero importanti, in quest’ottica?
"Dovrebbero introdurre corsi di aggiornamento per la patente, oltre ovviamente alla formazione a scuola, nelle parrocchie e nei luoghi di aggregazione dei giovani. Ma per me l’aspetto principale rimane un altro".
Quale?
"Possiamo avere una popolazione attenta e che rispetta le regole, ma se le strade non sono sicure e protette non serve a nulla".
Pensa al suo Marco?
"Sì. Lui ha trovato una strada non protetta. E questo non dovrebbe mai succedere, al di là di quelle che sono le norme del codice della strada".
f. m.