STEFANO MANFREDINI
Cronaca

La proposta per salvare i biancazzurri:: "Azionariato popolare e ingresso nel Cda"

"Siamo noi la Spal". Uno degli slogan più popolari tra i tifosi biancazzurri potrebbe diventare realtà attraverso una sorta di...

"Siamo noi la Spal". Uno degli slogan più popolari tra i tifosi biancazzurri potrebbe diventare realtà attraverso una sorta di azionariato popolare a cui stanno pensando il centro coordinamento Spal Club e diverse anime della curva Ovest. L’idea è venuta a Valentina Ferozzi, che ha coinvolto l’associazione Supporters in Campo con l’obbiettivo di realizzare questo progetto ambizioso che verrà presentato questa sera, con inizio alle 21, all’interno della sede del centro coordinamento Spal Club di via Ortigara: "Conosco da tempo questa associazione, attiva soprattutto all’estero – spiega proprio la presidente Ferozzi –. In Inghilterra, Germania e Spagna diverse tifoserie hanno acquisito i propri club. In Italia non siamo ancora pronti per questa rivoluzione, ma quello che ci interessa davvero è avviare un azionariato popolare ed entrare nel Consiglio di Amministrazione della Spal, non avere la maggioranza delle quote".

Poi subito l’aggiunta: "Ci siamo rotti le scatole – chiosa la presidente – di sapere le cose quando ormai è troppo tardi, ritrovandoci falliti o tra i dilettanti. Entrando nel CdA, invece, avremmo il polso della situazione, del resto la Spal siamo noi e abbiamo il diritto di sapere quello che succede. Si tratta naturalmente di un primo approccio, non è una cosa che si può improvvisare. Preciso che non sarò né io né un ultras a rappresentare la tifoseria, ma una persona che individueremo assieme e che avrà il compito di vigilare su quello che accade all’interno della società".

Un’iniziativa del genere, ad esempio, la sta compiendo il Messina, "vedremo – continua la Ferozzi – se i prossimi saremo noi. Ci pensavo già da tempo, ma tra i professionisti sarebbe stato più difficile acquisire anche soltanto l’1%". Nei dilettanti invece si può fare. "Per quanto mi riguarda – conclude –, l’improvvisa mancata iscrizione alla serie C è stata una botta tremenda, un colpo al cuore. Ma poi il giorno dopo ho deciso di reagire attraverso un’azione concreta. E allora eccoci qua".

Stefano Manfredini