La psichiatra di Cona si difende dalle accuse

Ha depositato una memoria corposa per spiegare al pm Luca Venturi che indaga sulla morte di Leonardo Riberti, che lei tutti i passaggi e le comunicazioni che doveva fare quando Riberti è partito dal’ospedale di Cona dove era ricoverato da 3 giorni, per raggiungere l’ospedale Maggiore, li ha compiuti. Ieri la psichiatra del Sant’Anna, l’unica persona indagata al momento, con il suo legale, l’avvocato Michele Ciaccia, ha depositato il faldone dove spiega di avere comunicato la situazione di Riberti al momento che è partito da Cona per essere trasferito al Maggiore. Che era un paziente che non aveva fatto pensare a intenti suicidari, né alla volontà di fuga prima di quella notte. E che si era ricoverato volontariamente nel reparto Spdc.