La rabbia dei sindaci "La situazione peggiorerà Pedaggio o danni ad Anas"

Da Masi, a Comacchio fino a Ostellato e Portomaggiore: primi cittadini uniti "Serve un intervento radicale, basta pezze. Prima o poi succederà una tragedia".

di Nicola Bianchi

Ogni anno, in questo periodo, la stessa stucchevole litania. La Ferrara-Mare cede, buche, crateri, code, chiusure, disagi, gomme forate. E (sacrosanta) rabbia. Ogni anno, in questo periodo, lo stesso identico dibattito dal titolo: cosa fare per renderla migliore e sicura? Parole, parole, parole (pure Mina si stancherebbe...). Peccato che la soluzione resti sempre una chimera. Si poteva. Si doveva. Serviva. Eccetera, eccetera, eccetera. Fino a quando non accadrà davvero una tragedia e allora tutti a dire "basta, non deve succedere più". I sindaci – con turisti e i cittadini che rappresentano – sono esausti, Anas dall’altra parte annuncia random interventi e milioni di eurini in arrivo ma la martoriata Superstrada, tra una pezza e una voragine che si apre (l’ultima tra Rovereto e Masi un paio di settimane fa), resta in fin di vita, attaccata a un respiratore nello stesso letto della Terapia intensiva. Da decenni. Che fare, dunque, per darle una speranza? Se l’idea dell’assessore Andrea Maggi (un Consorzio tra Comuni per rilevarla dall’Anas) non convince, come confida il sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri ("abbiamo già 400 chilometri di strade nostre a cui badare"), le opzioni sul tavolo diventano due: metterla a pagamento ma a garanzia di avere un asfalto-campo da biliardo, oppure tentare di rivalersi sul proprietario e gestore dell’arteria: Anas. "Si potrebbe valutare se le cose non cambiano – continua Negri –, possibile che le manutenzioni inizino sempre nel momento di maggior afflusso di utenti? Perché non farle tra marzo e aprile? I lidi sono fortemente danneggiati, purtroppo la Super è nata disgraziata. Ci sono tratti imbarazzanti e pericolosissimi. Ora ho visto che operai Anas hanno messo asfalto freddo a copertura delle buche, ma basterà una pioggia a spazzare via tutto".

PEDAGGIO

Ecco allora l’ipotesi dell’obolo nel momento in cui si entra: "Se metterla a pagamento, certo con dei distinguo, fosse foriero di una manutenzione continua, allora sarebbe un’ipotesi da percorrere". Un’idea, quella del pedaggio, che si rincorre ormai da anni senza però un finale. "Io non sono contraria – dice il sindaco di Ostellato, Elena Rossi –, magari con una sorta di abbonamento a basso costo per i residenti e gratis per chi va all’ospedale. Farei pagare di più i mezzi pesanti con carichi eccezionali che ogni giorno la attraversano e creano importanti sollecitazioni all’asfalto. La percorro tutti i giorni e la situazione del manto è devastante, servono interventi profondi a stralci e basta alle asfaltature superficiali. Mettiamoci a tavolino, subito, e apriamo la discussione".

IL BIVIO

Ci troviamo davanti a un bivio, sottolinea il collega di Masi Torello, Riccardo Bizzarri: "Decidere di continuare ad avere una strada di campagna, qual è l’attuale, o un’arteria vera e propria, percorribile. La Ferrara-Mare non può che peggiorare, sotto ci sono 2000 tubi idraulici e le voragini saranno all’ordine del giorno. Prima o poi accadrà una tragedia. Serve una decisione drastica o resterà così". Chiuderla e rifarla ex novo? "Potrebbe essere una soluzione, ma non accadrà". Un "intervento radicale" viene sostenuto anche dal sindaco di Portomaggiore, Dario Bernardi: "Basta con le pezze – chiosa –, i lavori da fare sono tanti, su più punti e costosi. Chi subisce maggiori danni è la nostra costa". Infine sull’idea Consorzio: "Improbabile, Anas la gestisce e Anas ha le maggiori risorse".