La scultrice Guidetti Giacomelli racconta cinquant’anni di carriera La presentazione all’Ariostea

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Ha firmato la statua di Giorgio Bassani davanti alla biblioteca del Barco intitolata al celebre scrittore, suo è il busto di Dante, celebrato l’anno scorso nei 700 anni dalla scomparsa, a parco Massari. Suo è il monumento agli aviatori ferraresi di via Fortezza e il busto al cavalier Federico Zamorani a palazzo Roverella. Durante il lockdown ha dato ulteriore spinta alla propria creatività creando un ciclo di ceramiche dedicate al Piccolo Principe e anticipando la grande mostra di Parigi dedicata a Antoine de Saint-Exupéry, che di quella storia senza tempo è autore. La ferrarese Mirella Guidetti Giacomelli racconta quasi 50 anni di attività artistica, accompagnata dai contributi del sindaco Alan Fabbri e dal commento di Gina Nalini Montanari: si chiama ’I colori della ceramica nelle sculture di Mirella Guidetti Giacomelli’ il libro - per la collana “Centomeraviglie di Faust Edizioni - che sarà presentato domani, alle 17 in sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Interverrà l’artista, la curatrice Montanari e Riccardo Modestino, presidente dell’associazione De Humanitate Sanctae Annae. Mirella "non rinuncia a confrontarsi con le prove più significative e rigorose dell’arte moderna, da Barlach a Marino, per poi rientrare in una figurazione che risale a una sorta di neorealismo padano", scriveva nel 1986 Vittorio Sgarbi. "Una firma del territorio portata in mondi e realtà lontane", scrive il sindaco Fabbri nella sua prefazione, mettendo in luce la capacità dell’artista di "guardare oltre l’orizzonte del contingente", di "dare forma al sentimento", di "fissare il ricordo nella solidità di una scultura o nell’immediatezza di una rappresentazione", "rendendo immortale e vivo ciò che tanti avevano solo immaginato".