FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

La sfida di Ponzuoli (Cisl Fp): "Ausl e Cona, c’è bisogno di un cambio di passo. Servono nuove assunzioni"

Il segretario della funzione pubblica si ripresenta per il congresso, che si tiene oggi "I rapporti col Comune di Ferrara? Buoni ma mi aspetto delle stabilizzazioni".

L’attuale segretario della funzione pubblica Cisl Ferrara Kevin Ponzuoli

L’attuale segretario della funzione pubblica Cisl Ferrara Kevin Ponzuoli

Per il settimo congresso della funzione pubblica della Cisl, c’è un candidato al vertice. L’attuale segretario Kevin Ponzuoli si ripresenta per guidare nuovamente la categoria dopo un mandato "tutt’altro che semplice, ma entusiasmante" come anticipa nella sua conversazione al Carlino. Questa mattina, alla Casona, la designazione.

Ponzuoli, perché ha deciso di candidarsi nuovamente a segretario della categoria e soprattutto quali saranno le linee operative di un eventuale altro mandato?

"Mi ricandido perché credo che il lavoro fatto in questi anni debba proseguire e, laddove possibile, implementato. Anche integrando nuove forze all’interno della categoria. Su diversi fronti, siamo riusciti a imprimere una nuova idea di sindacato – che caratterizza e distingue la Cisl – per cui, in questa logica, spero di essere confermato nel mandato".

Fra i fronti più caldi che avete affrontato c’è senz’altro quello sanitario che, con il cambio della direzione generale delle due aziende, resta un terreno piuttosto sfidante. Cosa vi aspettate dalla nuova governance?

"Un netto cambio di passo nei rapporti con la Cisl rispetto alla precedente direzione generale. Anche in termini di gestione interna, questo territorio ha due aziende che si trovano ad avere tantissimi generali e pochissimi soldati. Una situazione inaccettabile e che lede la qualità dei servizi offerti, nonostante lo sforzo dei tantissimi operatori a cui va il mio ringraziamento".

Non è che anche da parte vostra, a un certo punto, c’è stata una chiusura verso la direzione generale?

"Noi ci aspettavamo di essere coinvolti e che i rapporti fossero trasparenti. Così non è stato. Ma non lo diciamo noi. L’indice del clima pessimo che si respira tra Ausl e Cona è l’altissimo numero di fuoriuscite che si sono registrate anche ultimamente".

Siete favorevoli alla fusione di Ausl e Cona o no?

"Siamo favorevoli ma non può esserci un’incorporazione. La fusione non può significare un allineamento verso il basso per i lavoratori (le 10 ore di turno notturno a Cona, vanno mantenute e non aumentate a 11 come era ipotizzato, ad esempio). Ma, più di tutto, fra entrambe le aziende a vario titolo, occorrono almeno duecento assunzioni per ristabilire organici adeguati a un’erogazione del servizio degna di questo nome".

Negli altri settori della pubblica amministrazione, dove si deve intervenire in termini di assunzioni?

"Abbiamo riscontrato grosse criticità all’Ispettorato del Lavoro, all’Agenzia delle Dogane e Monopoli (peraltro in balia della possibile annessione a Bologna) e all’Inail. È positivo invece il piano messo in atto da Inps, che ha rinnovato il parterre in modo molto dinamico, così come l’Agenzia delle Entrate".

Con il Comune di Ferrara come sono i rapporti e quali le aspettative?

"Complessivamente buoni. Va detto che, ad esempio sulla Polizia Locale, è stato fatto oggettivamente un buon lavoro e penso si debba proseguire in quella direzione. Ci aspettiamo, ora, la stabilizzazione delle educatrici nel comparto Scuola e le progressioni verticali dei dipendenti".

La situazione negli altri comuni?

"Ogni storia è a sé, ma direi che la priorità resta quella dell’adeguamento contrattuale in particolare nel settore degli appalti. Mentre, col terzo settore, mi piacerebbe riaprire il tavolo per la contrattazione integrativa assieme a Confcooperative e Legacoop".