La truffa a Orietta Berti Crema miracolosa, un’ammiratrice ferrarese scopre il raggiro all’artista

Sfruttavano sul web l’immagine della cantante per un prodotto cosmetico. La pubblicità ingannevole: "Ideata dal marito Osvaldo per curare le cicatrici". La fan ha informato l’‘Usignolo di Cavriago’ di quanto aveva visto in rete.

"Tutto falso". Lo ha ribadito con fermezza ieri sera Orietta Berti ai microfoni di Moreno Morello, inviato dal tg satirico Striscia La Notizia a Montecchio (Reggio Emilia), a casa dell’artista. La cantante è rimasta vittima sul web di un abuso della sua immagine con lo scopo di ingannare e truffare le persone a scopi commerciali. Una vicenda che ha portato l’Usignolo di Cavriago ad esporre una denuncia, mercoledì pomeriggio, negli uffici della questura di Reggio. Tempo fa, attraverso Instagram, aveva ricevuto messaggi da parte di ammiratori, in modo particolare di una fan ferrarese; la quale le ha scritto alcuni messaggi che informavano di aver trovato su internet una pubblicità in cui la Berti risultava testimonial di una crema miracolosa, in grado di guarire le cicatrici. Navigando sul web, si poteva anche visualizzare un’intervista del tutto falsa e surreale rilasciata dal marito Osvaldo Paterlini, nella quale si raccontava di una aggressione subita dalla moglie. Un fatto drammatico che le avrebbe procurato diverse cicatrici sul viso. Oltre a mettere in risalto le potenzialità di questa crema, il marito veniva fatto passare come l’ideatore di questo prodotto cosmetico. E addirittura si diceva che sarebbero andati a pubblicizzarla nella trasmissione Rai ‘Che tempo che fa’ condotta da Fabio Fazio, dove Orietta è spesso ospite.

Una sorta di romanzo drammatico, quanto surreale, insomma. In allegato, anche alcune foto falsificate, in cui l’interprete reggiana appariva col volto deturpato. "Mai stata aggredita e mio marito non è uno scienziato", ha detto Orietta, con la sua proverbiale ironia. Per poi tornare seria vista la gravità della vicenda: "Non ho mai avuto sfregi sul viso. Ci tengo a precisare che tutta l’intervista è falsa, compreso il fatto che mio marito avrebbe ideato il prodotto" che, una volta acquistato, alla cifra di 39 euro, veniva aggiunto un pacchetto contenente un’altra crema e utensili per il massaggio, per un ammontare complessivo che superava i cento euro. Insomma, una truffa nella truffa.

Secondo i ben informati, le modalità di questa attività illecita è frutto di una situazione ben più composita e complessa dal produttore al marketing, alla distribuzione. Sembrerebbe che il prodotto venga prodotto in Svizzera, con un marketing in Romania, la gestione degli Url (gli indirizzi dei siti internet) in Russia, con call center che rispondono dall’Italia e dall’Inghilterra, mentre la distribuzione avverrebbe nel nostro Paese. "Ho subito un danno molto grave e mi dà molto fastidio che abbiano coinvolto anche mio marito Osvaldo – ha commentato infine la Berti – Denunciando, credo di avere fatto il mio dovere".

Luciano Manzotti