La vittoria di una fede

La festa di Hănukkāh ricorda la vittoria sul Re Antioco IV, colpevole della profanazione del Tempio sacro di Gerusalemme, e la consacrazione del nuovo altare, nel 164 a.C.

In apertura di cerimonia rav Caro ha spiegato le origini storiche della festa, sottolineando che per l’ebraismo è il momento della celebrazione dell’indipendenza politica, religiosa e culturale. "Inoltre – ha precisato – il fatto che sia sopravvissuto il monoteismo riguarda tutti coloro che si riconoscono in una forma monoteistica, anche cristiani e musulmani".

La festività dura 8 giorni e la prima sera, chiamata Erev Chanukkah, inizia al tramonto del 24 del mese di kislev (dicembre). È, assieme a Purim, la seconda delle feste stabilite per decreto rabbinico, ovvero delle feste ‘stabilite’ dopo il dono della Torah.