Lavoratori in nero e clandestini, chiuso il laboratorio cinese

Blitz a Portomaggiore in via Donatori di Sangue

Il laboratorio sequestrato

Il laboratorio sequestrato

Portomaggiore (Ferrara), 4 dicembre 2017 - Un gruppo di operai cinesi vivevano e lavoravano in silenzio in un laboratorio tessile con orari di lavoro molto intenso, senza che nessuno sapesse della loro esistenza.

Fino a venerdì scorso, quando un blitz delle forze dell’ordine, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Portomaggiore, cui hanno dato manforte gli agenti della Polizia locale, lo hanno scoperto in via Donatori di Sangue, l’area artigianale dietro la stazione ferroviaria. Al termine delle operazioni è stata ovviamente sospesa ogni tipo di attività produttiva all’interno del laboratorio mediante apposita diffida da parte dell’ufficio del Corpo di Polizia locale del Comune di Portomaggiore, mentre il titolare, un cinese di 31 anni, è stato denunciato per occupazione al lavoro di persone clandestine, un reato punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5mila euro per ogni lavoratore impiegato. I due clandestini, una 54enne e un 38enne, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato.