FEDERICO MALAVASI
Cronaca

L’accusa: violenza su minore. Baci ‘proibiti’ a un bambino. A processo l’amico di famiglia

I fatti si sarebbero verificati durante un pranzo in famiglia, il piccolo all’epoca aveva 9 anni. La difesa dell’imputato ha chiesto il giudizio abbreviato: "Errata interpretazione dell’episodio".

La vicenda risale all’agosto del 2021, la prossima udienza è fissata per aprile davanti al collegio

La vicenda risale all’agosto del 2021, la prossima udienza è fissata per aprile davanti al collegio

Un pranzo in famiglia insieme a un gruppo di amici. Un momento di allegria e spensieratezza in un luogo ‘protetto’, come la propria abitazione. Cosa avrebbe potuto andare storto? Nulla, almeno sulla carta. Ma così non sarebbe stato per un bambino che, all’epoca, non aveva nemmeno dieci anni. Il piccolo – almeno stando alla ricostruzione della procura – in quel contesto sarebbe stato al centro di attenzioni ‘particolari’ a opera di un commensale. Le accuse parlano di un bacio sulla bocca e leccamenti a opera di quell’adulto che si era trovato a partecipare al momento conviviale.

In aula. Per quei fatti, avvenuti nell’agosto del 2021, è ora in corso un processo. L’accusa al vaglio del tribunale è tra le più gravi: violenza sessuale su minore. Imputato, un uomo di 69 anni. Il caso è approdato ieri mattina davanti al collegio giudicante e al pubblico ministero Sveva Insalata. L’udienza è stata dedicata a sciogliere alcuni nodi tecnici, prima di approdare alla fase della discussione. La difesa dell’imputato ha fatto richiesta di processo in rito abbreviato, condizionato però all’esame di un teste (si tratta di un ragazzo ancora minorenne, presente ai fatti ma che non era finora mai stato sentito). Il tribunale ha quindi aggiornato l’udienza al 16 aprile per ascoltare il testimone in questione e poi, eventualmente, procedere alla fase della discussione.

Un passo indietro. La vicenda, si diceva, risale a quattro anni fa. Teatro dei presunti atti sessuali è un pranzo organizzato nella casa in cui il minore viveva con la mamma. L’imputato, stando a quanto ricostruito, sarebbe un amico di amici dei genitori del piccolo, invitato anch’egli all’incontro. In un contesto di gioco, il 69enne avrebbe compiuto i presunti gesti proibiti sul piccolo (che all’epoca dei fatti aveva 9 anni), venendo notato dalla stessa madre.

L’indagine. Ne nacque un’inchiesta nel corso della quale venne disposta una perizia per valutare la capacità di testimoniare del bambino. Furono inoltre sentiti numerosi testimoni al fine di cristallizzare quanto accaduto quel giorno. Tutti elementi ora all’attenzione del tribunale. "Conosco bene l’imputato e la vicenda mi pare molto strana – commenta l’avvocato Irene Bonadia, legale del 69enne –. Ritengo che sia stata un’errata interpretazione del minore di quanto accaduto. Il fatto che altri genitori presenti abbiano permesso al mio assistito di continuare a frequentare i propri figli la dice lunga".

Federico Malavasi