Lagosanto, "il paziente è deceduto in Pronto Soccorso", ma è vivo e vegeto

Clamoroso errore nelle dimissioni di un pensionato all’ospedale del Delta. La nipote: "Malasanità"

Il caso si è verificato all’ospedale del Delta di Lagosanto

Il caso si è verificato all’ospedale del Delta di Lagosanto

Ferrara, 26 novembre 2016 - "Deceduto in Pronto Soccorso". Ma il ‘morto’, un pensionato di 72 anni, è uscito dall’ospedale vivo, se non proprio vegeto. E’ la vicenda, per certi versi clamorosa, occorsa ad un uomo di Comacchio, ricoverato mercoledì all’ospedale del Delta per uno scompenso.

Dopo una notte nel reparto di osservazione breve, giovedì ha ricevuto l’ok dei medici: accompagnato dalla nipote, una donna che vive a Ravenna, si è preparato a lasciare l’ospedale. Con tanto di prescrizione terapeutica. «Aerosol due volte al giorno, ed una pastiglia di Tachipirina se la febbre avesse superato i 38°», la valutazione dei medici. Ma la nipote ha letto meglio il referto: «Sul foglio delle dimissioni, alla voce esito finale, c’era scritto ‘deceduto in Pronto Soccorso’: sono sbiancata, e sono corsa a chiedere ragione dell’accaduto».

La giustificazione? «Mi hanno detto che sono cose che capitano – afferma –, digitando il referto può succedere che esca una diagnosi non corretta». Dunque l’anziano zio era stato ‘deceduto’ d’ufficio con un clic al computer; fortunatamente per lui, si era invece trattato di un’influenza con il sospetto di broncopolmonite. «Si tratta comunque di un malasanità – accusa la nipote –, o quanto meno di una trascuratezza che non è concepibile, da parte di chi svolge un lavoro che richiede preparazione e delicatezza». Sgomenti, i due hanno lasciato l’ospedale di Lagosanto: «Saliti in macchina, lo zio ha guardato il foglio delle dimissioni e mi ha chiesto – sorride la donna ravennate –: ‘A questo punto, visto che sono morto, mi toglieranno anche la pensione?’».