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FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

L’allarme delle aziende "Alluvioni, una legge per garantire gli aiuti"

Pronto un documento condiviso dagli imprenditori ferraresi e ravennati "Subito il ripristino delle infrastrutture e interventi per la sicurezza idraulica".

L’allarme delle aziende  "Alluvioni, una legge  per garantire gli aiuti"
L’allarme delle aziende "Alluvioni, una legge per garantire gli aiuti"

FERRARA

Un documento condiviso dagli imprenditori di Ferrara e di Ravenna per sostenere il sistema economico a fronte delle forti precipitazioni che hanno colpito le due province. Al di là del ribadire che "le imprese colpite hanno bisogno davvero di non essere lasciate sole e messe in condizione di ripartire prima possibile", gli esponenti del Tavolo provinciale dell’imprenditoriali individuano una serie di priorità. La prima è l’emissione di un’ordinanza di protezione civile "che possa aggiungersi a quella varata subito dal Governo con 10 milioni, consentendo così con maggiore rapidità nel liquidare le cifre "tradizionali" di cui si è paventato e che di norma si attestano sui 5mila ad abitazione e 20mila alle imprese colpite dal maltempo; è chiaro però che queste cifre non sono minimante sufficienti". Parallelamente, secondo gli imprenditori estensi e ravennati occorrerebbe una legge speciale, che possa garantire aiuti specifici sul modello di quanto avvenuto a seguito dell’alluvione nelle Marche lo scorso anno. "Occorre lo stanziamento delle risorse per il ripristino delle infrastrutture logistiche, stradali e di sicurezza idraulica – spiegano–. Per le imprese colpite, va prevista la sospensione delle scadenze fiscali locali (Imu e Tari) e nazionali, tributarie e versamenti contributivi per almeno 6 mesi, prevedendo la possibilità di utilizzo del meccanismo del credito d’imposta. Vanno prorogati i termini di consegna per beni strumentali relativi al credito d’imposta 4.0 e va data alle aziende la possibilità di sospendere le rate dei mutui e finanziamenti per almeno 12 mesi". Ma non è tutto. I rappresentanti delle categorie auspicano "adeguati risarcimenti per i danni subiti agli immobili, beni mobili registrati, materie prime, utensili, macchinari e prodotti finiti, cercando di prevedere procedure snelle e il più possibile rapide", oltre a "forme di risarcimento per il mancato guadagno delle strutture adibite all’ospitalità rese inagibili dal maltempo" e ad ammortizzatori sociali, come ad esempio la Cassa integrazione straordinaria "per i fermi produttivi oppure per i dipendenti che non riescono fisicamente a recarsi al lavoro e hanno esaurito ferie o permessi".

L’erogazione degli aiuti, nell’idea dei rappresentanti delle imprese, dovrebbe essere ‘netta’. Tradotto: detassazione totale dei sussidi occasionali, erogazioni liberali e altri benefici concessi a favore di lavoratori dipendenti colpiti dall’alluvione. Per l’agricoltura – settore particolarmente colpito – il Tavolo provinciale formula delle richieste ad hoc. Sei sono i punti. Il primo riguarda sempre la richiesta di una "legge speciale" che destini fondi al comparto agricolo. Poi, la "sospensione delle rate dei mutui e dei versamenti tributari e contributivi in corso per le aziende colpite dalla calamità. Serve un tavolo permanente con le istituzioni (consorzi bonifica, Autorità di bacino, Regione e comuni) e le associazioni agricole per la programmazione dell’emergenza". Non solo. "Va istituita una deroga, anche per il prossimo anno – si legge ancora nel documento – sul rispetto di impegni assunti nell’ambito delle domande a contributo Pac. Potrebbero essere necessari interventi di tipo straordinario che non consentirebbero il rispetto degli impegni presi".

f.d.b.