
FERRARA
Un documento condiviso dagli imprenditori di Ferrara e di Ravenna per sostenere il sistema economico a fronte delle forti precipitazioni che hanno colpito le due province. Al di là del ribadire che "le imprese colpite hanno bisogno davvero di non essere lasciate sole e messe in condizione di ripartire prima possibile", gli esponenti del Tavolo provinciale dell’imprenditoriali individuano una serie di priorità. La prima è l’emissione di un’ordinanza di protezione civile "che possa aggiungersi a quella varata subito dal Governo con 10 milioni, consentendo così con maggiore rapidità nel liquidare le cifre "tradizionali" di cui si è paventato e che di norma si attestano sui 5mila ad abitazione e 20mila alle imprese colpite dal maltempo; è chiaro però che queste cifre non sono minimante sufficienti". Parallelamente, secondo gli imprenditori estensi e ravennati occorrerebbe una legge speciale, che possa garantire aiuti specifici sul modello di quanto avvenuto a seguito dell’alluvione nelle Marche lo scorso anno. "Occorre lo stanziamento delle risorse per il ripristino delle infrastrutture logistiche, stradali e di sicurezza idraulica – spiegano–. Per le imprese colpite, va prevista la sospensione delle scadenze fiscali locali (Imu e Tari) e nazionali, tributarie e versamenti contributivi per almeno 6 mesi, prevedendo la possibilità di utilizzo del meccanismo del credito d’imposta. Vanno prorogati i termini di consegna per beni strumentali relativi al credito d’imposta 4.0 e va data alle aziende la possibilità di sospendere le rate dei mutui e finanziamenti per almeno 12 mesi". Ma non è tutto. I rappresentanti delle categorie auspicano "adeguati risarcimenti per i danni subiti agli immobili, beni mobili registrati, materie prime, utensili, macchinari e prodotti finiti, cercando di prevedere procedure snelle e il più possibile rapide", oltre a "forme di risarcimento per il mancato guadagno delle strutture adibite all’ospitalità rese inagibili dal maltempo" e ad ammortizzatori sociali, come ad esempio la Cassa integrazione straordinaria "per i fermi produttivi oppure per i dipendenti che non riescono fisicamente a recarsi al lavoro e hanno esaurito ferie o permessi".
L’erogazione degli aiuti, nell’idea dei rappresentanti delle imprese, dovrebbe essere ‘netta’. Tradotto: detassazione totale dei sussidi occasionali, erogazioni liberali e altri benefici concessi a favore di lavoratori dipendenti colpiti dall’alluvione. Per l’agricoltura – settore particolarmente colpito – il Tavolo provinciale formula delle richieste ad hoc. Sei sono i punti. Il primo riguarda sempre la richiesta di una "legge speciale" che destini fondi al comparto agricolo. Poi, la "sospensione delle rate dei mutui e dei versamenti tributari e contributivi in corso per le aziende colpite dalla calamità. Serve un tavolo permanente con le istituzioni (consorzi bonifica, Autorità di bacino, Regione e comuni) e le associazioni agricole per la programmazione dell’emergenza". Non solo. "Va istituita una deroga, anche per il prossimo anno – si legge ancora nel documento – sul rispetto di impegni assunti nell’ambito delle domande a contributo Pac. Potrebbero essere necessari interventi di tipo straordinario che non consentirebbero il rispetto degli impegni presi".
f.d.b.