"L’ambulatorio a bassa complessità non sia usato come Pronto soccorso"

Grande partecipazione all’incontro promosso da Avis e Ausl per illustrare i servizi del nuovo presidio "Si occupa della presa in carico di problemi sanitari acuti di modesta entità, i cosiddetti codici minori"

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Grande ipartecipazione al primo di un ciclo di incontri nato dalla collaborazione fra Avis provinciale e comunale e Ausl per diffondere l’attività dell’Ambulatorio ABC (Ambulatorio a bassa complessità) attivo dal 26 settembre per trattare i casi clinici di entità minore. Il primo incontro si è tenuto lunedì, nella sede della contrada di San Luca. Dopo l’introduzione del rappresentante Avis e della Contrada Gabriele Mantovani hanno preso la parola il direttore del Distretto sanitario Centro-Nord Ausl Fe, Marco Sandri, che ha portato i saluti e ringraziato gli organizzatori a nome della direzione generale, la dirigente medico delle Cure primarie Carlotta Serenelli e la responsabile infermieristica della ’Cittadella San Rocco’ Michela Trapella per spiegare che cos’è l’Ambulatorio ABC e come opera. "E’ un servizio che funziona per quei casi che sono a bassa complessità clinica – spiega Serenelli -. Si tratta di un ambulatorio in grado di funzionare quando non è possibile parlare o con il nostro medico di famiglia o con la guardia medica". E ancora Serenelli: "Funziona per traumatismi di lieve entità, la patologia più trattata, per allergie della pelle o la comparsa di eczemi, pruriti e così via. E’ in grado di trattare anche pazienti che non sono alla prima esperienza di una colica renale e dunque conoscono i sintomi". Trapella ha aggiunto: "In questo ambulatorio, che si trova nel Settore 1 dell’Anello dell’ex ospedale, è possibile anche eseguire esami di tipo radiologico che saranno realizzati nell’area dell’apposito servizio. Questo ambulatorio non tratta però pazienti che per esempio mostrano i sintomi di una patologia cardiaca; per questo tipo di interventi è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso di Cona". L’Ambulatorio ABC, infatti, non è un pronto soccorso e non è dedicato alle cure pediatriche così come non è dedicato a quelle ostetrico-ginecologiche. "Fa parte di un percorso di cambiamento della sanità di Ferrara, interessata anche da un processo, che finirà nel 2023, di unificazione dell’Ausl con l’Azienda Ospedaliera" ha precisato Sandri. Prossimo incontro il 12 dicembre, alle 21 nella sede della Contrada di Borgo San Giorgio.