Lapide a Cavalieri, ok al recupero

Via libera al restauro del monumento di Minerbi, fondi dal Ministero. Fabbri: "Cultura ebraica al centro"

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Ministero della Cultura, Comune e Meis uniti per il recupero del monumento all’aviatore ferrarese Pico Deodato Cavalieri, firmato dal celebre scultore Arrigo Minerbi e presente nel cimitero israelitico di via Vigne. Il dicastero ha infatti recentemente dato il via libera al progetto congiunto che dispone un proprio stanziamento di circa 20mila euro, a cui si uniranno circa 10mila euro finanziati dal Comune e 2mila euro dal Meis, per il restauro dell’opera dell’aviatore. La tomba dell’ufficiale pilota porta la firma del celebre scultore Arrigo Minerbi, anch’egli ferrarese e noto ben oltre i confini di Ferrara, e della sorella Anita Cavalieri, scultrice e poetessa. Da anni versa in condizioni critiche. Alla morte di Pico Cavalieri, la famiglia ha donato al Comune le sue divise e i suoi cimeli di guerra, le sue collezioni etnografiche, un ampio patrimonio documentale e, soprattutto, il palazzo in Corso Giovecca 165, perché ospitasse la ’Casa della Patria Pico Cavalieri’ e le associazioni patriottiche. L’edificio, attualmente oggetto di riqualificazione, è destinato a ospitare anche il riallestito Museo del Risorgimento e della Resistenza. "Il finanziamento destinato al monumento è una notizia molto positiva e che rappresenta il compimento di un percorso che abbiamo costruito insieme al Meis. Il Comune comparteciperà convintamente alle spese per questo tipo di intervento che rappresenta, oltre che un progetto di riqualificazione e di valorizzazione di un’opera scultorea di grande pregio, anche un progetto legato alla memoria di una figura centrale in un’epoca fondamentale della stagione post-risorgimentale", dice il sindaco Alan Fabbri, sottolineando che "Ferrara, cuore dell’ebraismo italiano, ha a cuore la tutela del patrimonio, la valorizzazione della cultura ebraica e dell’importante contributo che questa ha dato alla storia e alla vita di comunità". L’assessore alla Cultura Marco Gulinelli sottolinea che "per il Comune la salvaguardia di questo patrimonio è di particolare interesse. Il monumento a Cavalieri è una testimonianza materiale e simbolica del rilievo della sua figura e della sua famiglia nel contesto storico-culturale ferrarese e nazionale tra Risomento e Prima Guerra Mondiale. È un’opera di grande pregio che conferma il ruolo non secondario della produzione di Minerbi nello sviluppo delle poetiche delle arti plastiche tra simbolismo e classicismo". Gulinelli ricorda inoltre che il progetto di valorizzazione della memoria di Cavalieri continuerà anche oltre il restauro del monumento. "Siamo felici di questa cooperazione con il Comune e il Ministero, entrambi Enti partecipanti della Fondazione Meis, che mira alla salvaguardia di un monumento dai profili artistici e simbolici di rilievo", dice Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis. "La figura di Pico Cavalieri – spiega – è emblematica nel rappresentare i sentimenti che animavano gran parte degli ebrei italiani nei primi decenni del XX secolo. Forte senso di partecipazione e di identificazione con le imprese, le sfide politiche e militari del Paese che aveva riconosciuto loro la parità dei diritti solo meno di mezzo secolo prima. L’entusiasmo lo si evince dall’impegno in guerra di Pico, morto tragicamente. Recuperare il monumento significa per il Meis tornare a porre l’accento e stimolare la riflessione e la ricerca storica su quel periodo. Un approfondimento che si concretizzerà in eventi culturali collaterali nel corso dei mesi prossimi e culminerà con la grande mostra sugli ebrei italiani nel ‘900 che progettiamo di allestire nel 2024".