L’appello al papa: "Ascoltate la voce della gente e cambiate idea"

Lettera dei fedeli al pontefice per scongiurare la decisione dell’arcivescovo Perego di non celebrare più i sacramenti nella chiesa

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COMACCHIO

E’ arrivato il momento anche della lettera rivolta direttamente a papa Francesco dal popolo della Madonna del santuario di Santa Maria in Aula regia di Comacchio, nel tentativo di salvare la chiesa dei Cappuccini. Dopo il declassamento del santuario stesso, in cui dal prossimo anno, secondo le deliberazioni di monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, non saranno più celebrati i sacramenti, le lamentele della popolazione comacchiese non si sono mai fermate. L’incontro-non incontro con l’arcivescovo ha aumentato la distanza tra le autorità ecclesiastiche e la popolazione, che si è sentita non ascoltata e impossibilitata al confronto. Da qui la decisione di rivolgersi al massimo esponente della Chiesa. A guidare la richiesta a nome di molti concittadini Marco Tomasi, firmatario della missiva, nella quale si spiega al Sommo Pontefice quanto accaduto e gli si chiede di rivedere la decisione presa e calata dall’alto o, per lo meno, di ascoltare la voce della gente. "Invitiamo Sua Santità – uno dei passaggi chiave – e tutte le reverendissime eminenze ed eccellenze a venire a Comacchio . Nell’incontro tenutosi con sua eccellenza, il vescovo di Ferrara, i fedeli si sono sentiti irrisi, non ascoltati e abbandonati perché senza risposte chiare sono stati messi davanti al fatto compiuto". E ancora "Cosa c’è di sbagliato nel chiedere al proprio vescovo un confronto, che seppur alimentato da idee opposte non possa trovare un’armoniosa intesa? Ecco i comacchiesi vogliono continuare a ricevere i sacramenti nella chiesa della Santa Maria in Aula Regia come sempre avvenuto".

Cinzia Boccaccini