
Al centro Michele, educatore della Caritas, mentre ’prova’ il tappeto verde
E’ tardo pomeriggio. Michele, uno degli educatori della Caritas, ne approfitta per staccare un po’. E, insieme ai volontari, si concede una partitina al biliardo. La stecca, il panno verde, la numero otto che va in buca. Giusto dieci minuti, perché la giornata non è ancora finita al Centro diurno della Caritas che ha da poco aperto in via Arginone 159. Ci sono divani e tavoli per conversare, leggere, scrivere. I giochi da tavolo, la tv. C’è una sala lettura con la biblioteca, lungo un lato il biliardo con quel panno verde così ammiccante. Attorno, un giardino alberato. "Stiamo cercando di attrezzarlo, così sarà frequentato anche d’estate", annuncia Paolo Falaguasta, direttore della Caritas. Che lancia un appello. "ll centro – precisa – è aperto lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15 alle 19. Il servizio è garantito da alcuni volontari, le giornate potrebbero aumentare se ci fossero persone disponibili a turnarsi durante la settimana". Un invito a fare un passo avanti, al centro diurno ed anche al centro d’ascolto. Falaguasta ribadisce, con forza: "Ci servono volontari, potremmo fare molto di più".
Michele posa la stecca, torna a lavorare, in missione al servizio degli altri. L’altro giorno Gian Carlo Perego, vescovo della Diocesi di Ferrara e Comacchio, ha fatto una visita alla struttura. "Lo intitoleremo a Papa Francesco, che ha dedicato tanta attenzione e la sua ultima visita proprio ai detenuti", annuncia. "È un luogo importante per la città – ha affermato il vescovo – perché si occupa soprattutto delle persone che sono ai margini, come i detenuti in permesso, persone per cui non ci sono molti servizi a Ferrara. Certamente questi sono solo i primi passi per la ristrutturazione di tutto lo stabile, che vedrà in futuro anche un cohousing e una serie di altre attività legate al mondo del disagio". Anche Perego si rivolge alle persone di buona volontà. "Si spera – le sue parole – che ci sia chi donerà del tempo, perché i volontari sono sempre figure preziose. E chi potrà donare risorse per completare questa opera molto impegnativa". Caritas con la Diocesi ha già fatto un primo passo con oltre 300mila euro. "Adesso però c’è ancora una serie di azioni da fare", guarda avanti. I progetti, sono tanti. Al piano superiore della struttura verranno realizzate tre camere da letto, ognuna per quattro persone, ciascuna con un bagno e la cucina. Verranno messe a disposizione a prezzi calmierati per persone in dfifficoltà economica. Durante la visita il vescovo è stato accompagnato da Falaguatsa e da Marianna Pellegrini, segretaria generale della Fondazione Estense, che ha contribuito alla ristrutturazione con l’associazione tra fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna. Il vescovo, i volontari, una foto ricordo. Testimonianza di un esercito che cresce.
Mario Bovenzi