L’obiettivo è liberare la sede di via Kennedy, in cui svolge le sue attività l’associazione Cittadini del Mondo, entro l’estate. Dopo le polemiche suscitate a seguito della comunicazione da parte dell’amministrazione, in cui si motiva la richiesta di liberare l’immobile che rientra nel piano di alienazioni, l’assessore al Patrimonio Cristina Coletti nei giorni scorsi ha incontrato una delegazione dell’associazione per fare il punto sulla situazione. All’esito del confronto, da parte dell’associazione è stata diffusa una nota – arrivata ieri in redazione – dal contenuto un po’ ambiguo. "Sembra possibile una proroga della data di uscita (30 maggio) – si legge – proroga che richiederemo con urgenza per rispettare tutte le progettualità già in corso. Il posto attuale di via Kennedy rimane una situazione ideale per il nostro lavoro volontario e gratuito. Negli anni è diventato il punto di riferimento per centinaia di nuovi arrivati ed ha rappresentato il sostegno concreto per i nuovi cittadini". Quindi, ed è questo il passaggio poco chiaro, "lo spostamento è di per sé traumatico e la nuova data concordata per l’uscita dall’immobile verrà rispettata solo verso una sede concordata ed idonea". In realtà, come chiarisce Coletti contattata dal Carlino, "la sede di via Kennedy dovrà essere liberata in ogni caso, rientrando nel piano di alienazioni". "Ho dato personalmente garanzie di un prossimo incontro durante il quale confrontarci su un’alternativa – prosegue l’assessore – ma non ci sono obblighi da parte del Comune. Sicuramente sarà mia cura fare una ricognizione fra le sedi disponibili per proporre un’alternativa ma mi sono anche raccomandata che siano i rappresentanti dell’associazione ad avviare una ricerca di immobili sul mercato, al di là del perimetro comunale". "Possiamo concedere un breve periodo di tolleranza oltre la data prefissata – chiude Coletti – ma, da quell’immobile, l’associazione si dovrà spostare". Fra l’altro, come si evince dalla nota mandata da Cittadini del Mondo, un’alternativa – l’ex sede di Coldiretti in via Bologna – era stata proposta. "Abbiamo rifiutato – concludono - spiegando quanto sia fondamentale la centralità della sede". Centrale o meno, l’immobile di via Kennedy andrà liberato entro l’estate.
f. d. b.