"Lasciate vivere i daini". Sfila la protesta

Un centinaio di ambientalisti in corteo ieri mattina in Romagna. Obiettivo, difendere gli animali di lido Volano e pineta di Classe

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di Mario Bovenzi

In testa al corteo lo striscione "Lasciate vivere i daini", sui volti degli ambientalisti e di tanti cittadini la rabbia e un appello urlato, quello rivolto alla Regione di fare retromarcia sulla decisione sancita con la delibera 1402021 che, in base ad un piano di controllo, prevede la cattura di centinaia di daini al lido di Volano e nella pineta di Classe (Ravenna). Per il momento l’asta è andata deserta, asta alla quale doveva presentarsi la ditta incaricata del prelievo degli animali. Segnata la loro destinazione, zone di prelievo venatorio o gli allevamenti. La prima battuta d’arresto – l’asta deserta – non basta alla Rete per la tutela dei daini, cartello d’associazioni che ormai da giorni si sta battendo con diverse iniziative. Domenica 25 settembre si è svolto un sit-in proprio a Volano, davanti al bar, Ice Cream. Ieri mattina a Lido di Classe la passeggiata della protesta. "Eravamo un centinaio – sottolinea Maria Grazia Arlotti, di Animal liberation Ferrara –, chiediamo che venga cancellata questa decisione della Regione, ente che adesso cerca di scaricare la responsabilità sul parco. A noi i soliti rimpalli non interessano, sta a cuore invece la vita dei daini". La loro sorte sta a cuore in realtà a numerose persone. Alti i numeri della petizione che è stata lanciata alcuni giorni fa. I punti di raccolta delle firme i bar, negozi e attività della nostra provincia da Ferrara ai Lidi passando per Fiscaglia. Paola Batistini da una vita è alle redini del negozio di ferramenta a Lido Estensi. Anche lì si raccolgono i moduli da inviare in Regione. "La gente – dice entusiasta la volontaria del circolo di Legambiente di Comacchio – entra e mi chiede di firmare, c’è una forte mobilitazione". Anna Breviglieri, collaboratore scolastico al liceo Roiti, ama la sua Volano ed è scesa in campo per raccogliere le adesioni. "Solo qui – sottolinea – per fare la mia parte, siamo arrivati ad 80 firme in pochi giorni". Sabina Paola Galetti vive a Bentivoglio ma possiede una casa al lido di Volano da anni, "Ormai mi sento di qui", dice. Già ad agosto, la paladina dei daini, era davanti al bar Ice Cream per raccogliere le firme. "Ancora si sapeva poco del progetto della Regione, mi sono mossa per prima in provincia. Vengono centinaia di persone a vedere i nostri daini, se ce li tolgono qui non resterà proprio nulla". Cristina Franzoni, coordinatrice della Rete e a capo dell’associazione Clama Ravenna, non usa mezzi termini. "Devono cancellare quella delibera, non non ci fermiamo", scandisce. "Nel territorio di Classe, secondo il censimento della Regione, i daini dovrebbero essere 311, nel nucleo di Volano 184. Il totale, dunque, sarebbe 495", ha fatto sapere la consigliera regionale Giulia Gibertoni (Gruppo misto), che porta avanti la protesta da via Aldo Moro. Al momento la petizione on line per i non residenti in regione ha raggiunto 22mila firme. "Sì alla civiltà, no alle barbarie", lo slogan che ha fatto da colonna sonora della passeggiata per difendere quelli che si possono definire i bambi di Volano. Anna Orlandini, nata a Codigoro e residente al lido di Volano, insegna come professore universitario. E’ iscritta alla Cgil e all’Anpi da anni. "Tutta la mia indignazione contro l’abbattimento ed il ‘macello’ dei daini. Mi ripugna votare a sinistra in una regione che prende provvedimenti scellerati", la sua secca condanna.