di Graziano
Gallerani *
Il mondo del lavoro vive un grande paradosso. Da un lato, le piccole imprese alla disperata ricerca di manodopera. Dall’altro, l’agenda politica impegna il Paese sul dibattito, talvolta ideologico, circa il tema del salario minimo. A noi pare che tutto questo sia davvero poco utile all’economia reale e alla costruzione del bene comune. Partiamo dal dire che il lavoro c’è e ce n’è molto e artigiani e piccole imprese sono pronti
ad assumere ma serve un cambio radicale nell’approccio a questa tematica. Un cambio anche nell’approccio educativo e sociale. Occorre una politica formativa che faccia conoscere ai ragazzi il mondo dell’impresa, che li orienti in un percorso di studi, di competenze e di esperienze ‘sul campo’ adeguato ai profili professionali richiesti dal mercato. Consideriamo indispensabile partire da una riforma che, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese del territorio, rilanci gli istituti professionali e tecnici, troppo spesso erroneamente considerate scuole di serie b, e che investa sulle competenze. Se l’obiettivo del Paese è quello di crescere, dobbiamo aver ben chiaro che sono le imprese che possono perseguirlo. E questo non può essere generato per decreto ma da un impegno comune a sostenere il mondo del lavoro e chi lo genera. La scarsità di manodopera rappresenta un vulnus pericolosissimo per la tenuta dell’intera economia. Negli ultimi anni, quasi la metà dell’offerta di lavoro non viene soddisfatta, seppur regolata da contratti sottoscritti dalle rappresentanze dei lavoratori e delle imprese. E nel nostro territorio, che registra uno dei tassi di invecchiamento della popolazione più alti, può presto diventare drammatico. Bisogna colpire i contratti pirata attraverso una riforma della rappresentanza, che legittimi chi davvero rappresenta interessi diffusi e non particolari e tassare meno il lavoro attraverso una importante riduzione del cuneo fiscale e contributivo. Solo così potremo avere qualche chance di tornare a crescere.
* presidente provinciale Confartigianato Ferrara