Le condizioni dell’Udc "Con Fabbri nel 2024 ma basta veleni e querele Spazio alla competenza"

Ciriaco Minichiello, ex consigliere comunale leghista approdato al partito di Cesa con Riccardo Bizzarri: "Si faccia tesoro di quanto accaduto in Provincia, dove ci siamo divisi e abbiamo perso".

Le condizioni dell’Udc  "Con Fabbri nel 2024  ma basta veleni e querele  Spazio alla competenza"

Le condizioni dell’Udc "Con Fabbri nel 2024 ma basta veleni e querele Spazio alla competenza"

di Federico Di Bisceglie

Nasci incendiario, muori pontiere. Parafrasando una celebre canzone di Luciano Ligabue, si potrebbe definire così il rinnovato impegno politico dell’ex consigliere comunale leghista, Ciriaco Minichiello. Uno dei tanti persi per strada dal gruppo consiliare del Carroccio. Se non altro, però, Minichiello è rimasto nell’alveo della maggioranza – malgrado abbia sollevato più di una critica per la gestione dell’ambito sportivo da parte dell’amministrazione – convolando a uno sposalizio centrista col sindaco di Masi Torello Riccardo Bizzarri. I due, che hanno incarichi nelle schiere dell’Udc, stanno lavorando alla "creazione di una lista" che sosterrà la ricandidatura del sindaco Alan Fabbri nel 2024. Ad alcune condizioni, però. Punti politici che Minichiello – che peraltro è nel collegio difensivo del vicesindaco Nicola Lodi – mette nero su bianco in una lettera inviata al Carlino. "Ritengo – scrive Minichiello - di poter dare ancora tantissimo alla coalizione di centro destra che bene ha fatto fino ad ora, fatti salvi alcuni ambiti nei quali si potrà e si dovrà migliorare con la prossima consiliatura, qualora i cittadini ci rinnovino il mandato". Ed ecco la lista. "Insieme Bizzarri – prosegue - stiamo formando una lista per le Comunali del prossimo anno: l’ Udc è oggi forza di governo e si pone saldamente nell’alveo del centrodestra". L’identikit è quello di una forza "moderata che punta su persone specchiate, di esperienza, con curricula di qualità, competenti e leali, adeguate al ruolo amministrativo da ricoprire, propositive e soprattutto che uniscano e non dividano". L’obiettivo è presentarsi al cospetto dell’elettorato attraverso "una lista di persone capaci di attrarre l’ elettorato moderato". Alla fine è sempre lì che si approda. Già la coordinatrice regionale forzista, Rosaria Tassinari, proprio su queste colonne, ha dichiarato di ambire a rappresentare quella fetta di elettorato che si riconosce nel moderatismo. Ora, ecco l’Udc. Ma ce ne saranno altri, ne siamo certi. Nella lettera, è contenuto un passaggio interessante di commento all’attuale consiliatura. Una descrizione del contesto verso il quale traspare, da parte di Minichiello, un certo disagio. Condizione che l’ha portato, diversi mesi fa, alle dimissioni dall’Aula. "Ci auguriamo che dalla prossima consiliatura – così l’ex consigliere - si possa tornare a parlare esclusivamente di contenuti politici, archiviando definitivamente regolamenti di conti personali, gossip politico, inadeguatezza dei ruoli, querele e quant’ altro possa avvelenare inutilmente la politica cittadina". Ritengo, prosegue Minichiello, "che la funzione di una forza moderata sia proprio quella di favorire Fabbri nel suo auspicabile secondo mandato apportando idee, tranquillità, competenza e soprattutto coesione, rimanendo sempre aggreganti e fungendo da pontieri". Da sempre, sostiene, "sono abituato a lavorare, a mettermi a disposizione delle persone secondo le mie possibilità, cercando di stare il più possibile in mezzo alla gente". Per cui Fabbri potrà contare sull’aggregazione guidata, a livello nazionale, da Lorenzo Cesa. Tuttavia, ammonisce Minichiello, "tutti nel centrodestra dovranno fare tesoro di quanto accaduto alle elezioni in Provincia, nelle quali il centrodestra ha clamorosamente perso perché, per futili polemiche, si è diviso".