LAURA GUERRA
Cronaca

Le minacce con un coltello. Ancora paura in centro

Cento: nuovo raid del 42enne, denunciato dopo l’arrivo dai carabinieri. L’uomo si era denudato disfandosi dell’arma. Sale l’allarme tra la gente.

I controlli dei militari in centro storico

I controlli dei militari in centro storico

Dopo essersi denudato in un ristorante e aver minacciato con un coltello il titolare, un 42enne già ben noto alle forze dell’ordine è stato raggiunto dai carabinieri e denunciato per atti osceni e minaccia aggravata. Come noto, tutto risale alle 21.30 di giovedì sera, quando l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri, impegnata in servizi di prevenzione per le vie cittadine, è stata attirata da alcune persone in una via centrale della cittadina.

Ai militari è stato indicato che poco prima, nei pressi di un ristorante lì vicino, un 42enne già noto alle forze dell’ordine per analoghe vicende, si era denudato. Fortunatamente in quel momento non erano molte le persone presenti, ma il titolare è subito uscito per invitare l’uomo a cessare con simili comportamentii. Per tutta risposta il soggetto ha mostrato un coltello di piccole dimensioni minacciando il ristoratore.

I carabinieri, grazie alla descrizione fornita dai testimoni, poco dopo hanno rintracciato il malintenzionato il quale si era già disfatto dell’arma. Lo stesso, che già nei giorni scorsi era stato denunciato per essere stato trovato in giro per Cento con in mano un arnese artigianale ritenuto un corpo contundente, fatti i dovuti accertamenti, è stato nuovamente denunciato per atti osceni in luogo pubblico, porto di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata. Sulla questione, oltre al sindaco, è tornata anche l’assessore alle politiche sociali.

"Prendo posizione rispetto a talune osservazioni che ho letto sulla questione – scrivere sul social Dalila Delogu –: si insinuerebbe che la presenza di questa persona sul nostro territorio comunale sarebbe la conseguenza di “una prova di reinserimento a Cento senza dire nulla ai cittadini, sottovalutando il rischio per la sicurezza della città”. Non corrisponde al vero: la persona non era e non è in carico al servizio sociale, che ha funzioni e compiti di intervento specifici e ben diversi da quelli sanitari. Pertanto, la sua residenza a Cento non trova la sua ragione in nessuno dei nostri progetti sociali, né come assegnatario di un alloggio Erp, né destinatario di altri percorsi di abitazione e/o integrazione sociale. La libertà di circolazione delle persone è sancita costituzionalmente e non sta agli amministratori locali limitarla. Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza". Spiega dunque cosa può fare o non fare la Regione e il Governo. "Nel garantire la piena tutela ed attuazione delle libertà fondamentali, vi è sempre un bilanciamento delle stesse quando entrano in conflitto e si legittima il sacrificio di una a favore delle altre, se vi siano delle fondate ragioni che non spetta però al sindaco stabilire, non potendo svolgere un ruolo di ’sceriffo’. Tutto quello che è in nostro potere fare come amministratori locali, lo si è fatto e lo si sta facendo, con preghiera di non diffondere false informazioni che non agevolano il lavoro di nessuno".

Laura Guerra