Caro Carlino, tutto il mondo della sinistra ha tuonato contro Enrico Montesano per via della famosa maglietta, chiedendo imperiosamente l’allontanamento dalla RAI del noto attore. Ora leggo che “Chef Rubio” (al secolo Gabriele Rubini), dopo aver usato termini inqualificabili contro i poliziotti condannati per il caso Aldrovandi, “beccandosi” una querela, ha trovato un nuovo bersaglio . Nientemeno che Liliana Segre, nostra concittadina onoraria! A far infuriare Rubio, per il doloroso caso Aldrovandi, pare siano stati alcuni cassonetti dei rifiuti posizionati a Ferrara, in via Ippodromo, proprio dove c’è una lapide in ricordo del giovane. Come se qualcuno (magari su istigazione di Lodi, Fabbri o Balboni?) avesse voluto oltraggiare, con la complicità di Hera, la memoria del povero Federico! Ora il cuoco-presentatore, forse reduce da pranzi luculliani e libagioni (come appare in TV mentre cerca le trattorie amate dai camionisti) è stato denunciato per espressioni non benevole su Israele e sulla senatrice Liliana Segre, che parrebbero configurarsi come dettate da antisemitismo, magari occultato da antisionismo. Come mai nessuno è insorto chiedendo all’emittente per cui lavora di chiudere i suoi programmi e allontanarlo dalla rete? Si è forse comportato meglio di Montesano? O l’attenuante “politica” frena i giudizi negativi su di lui? Avendo letto che l’avvocato Fabrio Anselmo lo difende, pur comprendendo che il diritto alla difesa è prerogativa di chiunque, mi chiedo come possa il legale accettare la difesa di un simile personaggio, che prima ha definito “maiali” i quattro agenti di polizia condannati per omicidio colposo (non doloso) e poi si è messo in mostra con un comportamento inqualificabile nei confronti della Segre, cittadina onoraria di Ferrara, a cui vanno la mia stima e la mia solidarietà. Bruno Cavalieri