Le prime ordinanze anti-spreco A rischio le barche a motore sul Po

Apripista il Comune di Copparo, limitazioni dalle 8 alle 21 per usi non potabili. Avviso per la navigazione

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di Mario Bovenzi

 

Nel fronte sempre più caldo della lotta alla siccità sono ancora una volta i sindaci a fare da battistrada. Fabrizio Pagnoni, primo cittadino di Copparo, non ha perso tempo e ha varato un’ordinanza con la quale consiglia da una parte un uso attento dell’acqua, dall’altra indica ben precisi divieti. "Fino al 30 settembre – si legge nel testo –, durante la fascia oraria fra le 8 e le 21, è vietato il prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico". Tradotto rischia chi viene sorpreso, in quella fascia oraria così ampia, con l’annaffiatoio tra le piantine dell’orto, i fiori in giardino o, peggio, se si mette a lavare l’auto. I prelievi di acqua sono consentiti esclusivamente per normali usi domestici, zootecnici e industriali. Di nuovo il capitolo dei consigli in una lotta di resistenza fatta goccia su goccia. Nell’ordinanza si invita ad evitare di utilizzare lavatrici e lavastoviglie con poco carico o di sovraccaricarle. Sono i più vicini al territorio e così come è successo nella lotta alla pandemia sono ancora loro a dettare la linea. "Situazione drammatica", dice il sindaco di Ferrara Alan Fabbri che sottolinea come lo stato di emergenza sia un passaggio fondamentale e urgente. Il primo cittadino chiede poi una riflessione "più ampia sulle infrastrutture per non farci trovare impreparati in futuro". Fabbri si è collegato con Sky Tg 24 dal Po in secca, a Francolino. "I sindaci, con il coordinamento della Regione, sono chiamati a scelte che vadano in direzione unitaria", il suo appello.

Fiume Po, avanza il cuneo salino: allertate le autobotti

Che la situazione sia drammatica lo testimonia l’sos lanciato dall’Aipo proprio nella giornata di ieri. L’Agenzia interregionale per il fiume Po "Sconsiglia la navigazione a motore. Purtroppo i livelli del Po sono così bassi da far registrare fondali minori di 50 centimetri anche in punti situati all’interno del canale navigabile. Per questo motivo la segnaletica di sponda e quella nell’alveo non sono più sufficienti a garantire i normali livelli di sicurezza per la navigazione. Ci possono essere ulteriori criticità in corrispondenza dei passaggi sotto i ponti, dove può rendersi necessario utilizzare un tracciato diverso rispetto a quello di norma utilizzato e segnalato". Un dramma la siccità per le attività agricole, ormai alle prese con il cuneo salino arrivato fino a 21 chilometri dalla costa, ed anche per la pesca. Il grande caldo sta causando la morìa delle vongole strozzate dal proliferare di alghe giganti, un’onda verde che soffoca gli allevamenti.