Le sfide del piano di resilienza "Fondi per fermare il cuneo salino"

Interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia Malaguti al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida "Le risposte alla tropicalizzazione fondamentali per il futuro dell’agricoltura nei prossimi anni".

Le sfide del piano di resilienza  "Fondi per fermare il cuneo salino"

Le sfide del piano di resilienza "Fondi per fermare il cuneo salino"

di Federico Di Bisceglie

Il pressing del Governo su Bruxelles non deve essere solo finalizzato a uno slittamento della timeline del Pnrr. Si deve orientare anche ad un cambio di priorità che tenga conto dei riverberi, in particolare sul comparto agricolo, della tropicalizzazione del clima. E’ questa una delle richieste contenute nell’interrogazione che il deputato di Fratelli d’Italia, Mauro Malaguti ha indirizzato al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. L’obiettivo che si prefigge di ottenere il parlamentare è quello di considerare "nell’ipotesi di una revisione dei progetti del Pnrr, con l’approvazione di Bruxelles – si legge nel documento – di concentrare parte delle risorse disponibili per il rafforzamento degli argini di fiumi e torrenti, per ulteriori misure di contenimento dell’avanzata dell’acqua di mare sui territori coltivati con apposite barriere e ulteriori invasi di raccolta dell’acqua dolce, da utilizzare per l’irrigazione dei campi nei periodi di maggiore siccità". Ma andiamo per gradi. "Dopo i primi due anni dei governi Conte e Draghi in cui sul Pnrr si è registrata una sostanziale inerzia, in cui solo il 6% del finanziamento è stato impiegato e l’1% di progetti completati – rileva il deputato di FdI – ora le scadenze per utilizzare i fondi si fanno più pressanti. Ad aggravare la situazione per la cosiddetta "messa a terra" dei progetti, c’è la carenza di personale amministrativo specializzato negli uffici pubblici, la nota lentezza della burocrazia e i bandi andati deserti per mancanza di imprese disponibili alla realizzazione delle opere". Le parole del ministro delle imprese. "Il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – prosegue il documento stilato da Malaguti - ha sottolineato che alcuni progetti sono ‘evidentemente’ poco realistici e occorre spostare risorse su progetti più necessari, cantierabili e realizzabili nei tempi dovuti. Il Governo sta quindi valutando un provvedimento – che nei prossimi giorni dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri – proprio per migliorare l’organizzazione della macchina amministrativa in funzione Pnrr e per individuare garanzie statali a favore delle aziende". Tornando alla questione centrale, legata alla flessibilità, dal titolare del dicastero all’Economia Giancarlo Giorgetti stanno arrivando segnali di rassicurazione. "Il ministro Giorgetti – ricorda il parlamentare - si è espresso favorevolmente per una revisione del Pnrr, e una interlocuzione con Bruxelles in tal senso per apporre modifiche al piano è già avviata". Ed ecco il nodo della questione verso cui il deputato ferrarese chiede di orientare parte delle risorse europee. "La tropicalizzazione del clima – così Malaguti – sarà la grande sfida che l’agricoltura dovrà affrontare nei prossimi anni, con violenti temporali che potrebbero mettere a rischio gli argini dei fiumi, mentre per i lunghi periodi di siccità il ‘cuneo salino’, risalente dal mare dentro il fiume Po, rischierà di bruciare migliaia di ettari di coltivazioni agricole".